Roma 30 giugno 2025 – Quando pagano la pensione di luglio 2025? Come ogni mese l’Inps si appresta a versare i trattamenti pensionistici a milioni di Italiani. Una pensione mensile che per alcuni sarà più corposa grazie alla quattordicesima. Ma vediamo nel dettaglio date, importi e aumenti legati al trattamento pensionistico di luglio.

Il cedolino
Innanzitutto ogni pensionato, già da diversi giorni, può controllare e scaricare il cedolino della pensione online sul sito dell’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps). Come sempre per visionare il cedolino e le voci che compongono la pensione occorre accedere tramite Spid e Cie (Carta d’identità elettronica) o Cns (Carta nazionale dei sevizi – tessera sanitaria) se dotati di lettore Cns.
La quattordicesima
Il cedolino di luglio conterrà, per alcune categorie di pensionati, la quattordicesima. L’Inps procederà all’erogazione automatica della somma aggiuntiva a chi, entro il 31 luglio 2025, avrà compiuto almeno 64 anni e possiederà un reddito individuale annuo non superiore a due volte il trattamento minimo, pari a 15.688,40 euro per l’anno in corso. L’importo sarà compreso tra un minimo di 437 euro e un massimo di 655 euro, a seconda del reddito e degli anni di contribuzione. Per conoscere nel dettaglio se si ha diritto e l’importo ci sin può collegare al sito Inps nella sezione quattordicesima.
La pensione di luglio: le date dei pagamenti
Le pensioni vengono pagate il primo giorno bancabile del mese, vale a dire il primo giorno lavorativo di ogni mese. A luglio 2025 saranno versate dunque martedì 1. In questa data le pensioni saranno accreditate sui conti correnti bancari e pagate in Posta (o accreditate sui conti e le carte postali). Poste ricorda che il ritiro in contanti è possibile solo per importi fino a 1000 euro e invita i pensionati, se possibile, a non recarsi agli sportelli il primo giorno di pagamento e di privilegiare, per gli Uffici aperti, le ore pomeridiane. "Per evitare tempi di attesa superiori alla media, Poste Italiane consiglia a tutti i pensionati, dove possibile, di recarsi a ritirare la pensione in tarda mattinata o durante le ore pomeridiane privilegiando i giorni successivi ai primi”, precisa una nota.
Recupero indennità
Alcuni pensionati potrebbero poi trovarsi 50 euro in meno nella pensione. L’Inps inizia infatti il recupero delle indennità una tantum da 200 e 150 euro percepite nel 2022 (Bonus Draghi) e poi risultate indebite. Inoltre, proseguono le trattenute fiscali per conguagli Irpef 2024 e per il recupero delle addizionali regionali e comunali riferite all’anno scorso. In sostanza chi ha percepito il Bonus, ma a seguito di verifiche reddituali a consuntivo non ne aveva diritto, lo deve restituire in quote di 50 euro mensili.