Pensione anticipata, lavoratori precoci: chi sono e quando possono lasciare l'attività

Resta in vigore il canale di uscita anticipata per coloro che hanno cominciato a lavorare durante la minore età. Ecco le categorie

Lavoro

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Roma, 12 ottobre 2022 – Il cantiere pensioni per il 2023, oltre alla proroga dell’Opzione Donna e dell’Ape sociale, contempla anche il mantenimento in vigore del cosiddetto canale di uscita anticipata per i lavoratori 'precoci'. Questi ultimi sono coloro che abbiano cominciato a lavorare durante la minore età e che, se appartengono a una delle categorie in condizioni di disagio, possono lasciare l’attività con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica.

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Chi può utilizzare il "canale precoci"

Possono andare in pensione anticipatamente con 41 anni di contributi i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e gli autonomi, che abbiano lavorato prima dei 19 anni per almeno 12 mesi in modo effettivo anche non in modo continuativo. Questa è la prima condizione per utilizzare il percorso di uscita dal lavoro abbreviato, ma i lavoratori indicati, per poter andare in pensione prima delle scadenze ordinarie, devono anche trovarsi in una delle seguenti condizioni.

a) Lavoratori che svolgono attività "gravose"

Si tratta di lavoratori dipendenti e autonomi che abbiano svolto una delle attività considerate "gravose" per almeno sei anni negli ultimi sette oppure per almeno sette anni negli ultimi dieci. Il criterio sembra analogo a quello previsto per l’utilizzo dell’Ape sociale, ma le attività considerate sono in numero inferiore a quelle stabilite per l’Ape. Vale la pena di elencarle.

1) Operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici

2) Conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni

3) Conciatori di pelli e di pellicce

4) Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante

5) Conduttori di mezzi pesanti e camion

6) Personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni

7) Addetti all'assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza

8) Insegnanti della scuola dell'infanzia e educatori degli asili nido

9) Facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati

10) Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia

11) Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti

12) Operai dell’agricoltura, zootecnia e pesca

13) Pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative

14) Siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi tra i lavori usuranti

15) Marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini ed acque interne

b) Invalidi civili

Si tratta di lavoratori che siano stati riconosciuti invalidi civili di grado almeno pari al 74 per cento.

c) Caregiver

Sono i lavoratori che assistono, da almeno sei mesi, il coniuge, la persona in unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap, o anche un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

d) Disoccupati

Si tratta dei lavoratori che si trovino disoccupati e abbiano integralmente esaurito la Naspi.

e) Lavoratori che svolgono lavoro usurante o notturno

Anche per questa categoria di lavoratori è possibile utilizzare il canale dei «precoci», se questo dovesse essere più favorevole rispetto alle agevolazioni previste per la categoria. Vantaggi dei "precoci" I lavoratori "precoci", dunque, possono lasciare il lavoro con un anticipo di 10 mesi rispetto agli standard ordinari di 41 anni e 10 mesi se donne, e con un anticipo di un anno e 10 mesi, rispetto a 42 anni e 10 mesi, se uomini.

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