Pedaggio su Autostrade: dal 1° gennaio scatta aumento del 2%

Il ministero dei Trasporti: "Scongiurati rincari nella maggior partedelle altre società". Dal primo luglio la cifra da pagare per il transito crescerà di un altro 1,34%

Un casello autostradale affollato di veicoli (Ansa)

Un casello autostradale affollato di veicoli (Ansa)

Roma, 30 dicembre 2022 - Rincari con l'inizio del 2023 per gli automobilisti. Il primo aumento si avrà sul prezzo dei carburanti, che da nove mesi gode della riduzione delle accise decisa prima dal governo Draghi e poi confermata, in parte, anche dall'esecutivo Meloni. L'orientamento è quello di non prorogare più lo sconto, portando ad un aumento automatico dei listini a partire dal primo gennaio.

Il secondo riguarderà invece i pedaggi sulle tratte di competenza di Autostrade per l'Italia: dal primo gennaio aumenteranno del 2%, con aggiunta di un altro 1,34% solo dal primo luglio 2023. A dare questo annuncio il Ministero dei Trasporti con una nota, nella quale si spiega che si rischiava "un aumento che sfiorava il 5% che è stato scongiurato". Nel comunicato, inoltre, viene sottolineato come siano stati evitati rincari "nella stragrande maggioranza delle società autostradali italiane", il 50% delle arterie è senza incrementi, gli aggiornamenti delle tariffe sono graduali e con tagli rispetto alle previsioni.

Il Mit (che ha stabilito i rincari d'intesa con il ministero dell'Economia) chiarisce poi che, nel nostro Paese, "gli incrementi sulle tratte interessate sono inferiori all'inflazione". A tal proposito vengono riportati gli esempi di Spagna e Francia: "in Spagna per undici tratte autostradali è previsto un incremento del 4% (rispetto alla richiesta media di +8,4%); in Francia è previsto invece una lievitazione media delle tariffe del 4,75% dal primo febbraio 2023, che si aggiunge al +2% del 2022".

È confermato poi lo stop agli aumenti sulle Autostrade A24/A25 Roma-L'Aquila Teramo e Diramazione Torano Pescara: il Mit, si legge, sta facendo approfondimenti per una eventuale riduzione. 

Non si registrano invece inasprimenti per le società con aggiornamento del piano economico in corso (Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., Milano Serravalle, Società Autostrada Ligure Toscana p.A. - Tronco Autocisa, Società Autostrade Valdostane S.p.A., Tangenziale di Napoli S.p.A., Autostrada dei Fiori S.p.A. - A6, Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus S.p.A., Società Autostrada Tirrenica p.A., Raccordo Autostradale Valle d`Aosta S.p.A, Concessioni Autostradali Venete S.p.A.), zero incrementi per le società con concessione scaduta (Autostrada del Brennero S.p.A, Società Autostrada Ligure Toscana p.A. - A12 Tronco Ligure Toscano -, Autovie Venete S.p.A., SATAP S.p.A. - Tronco Torino, Alessandria, Piacenza, Autostrada dei Fiori S.p.A., Società per Azioni Autostrada Torino-Ivrea-Valle D'Aosta), inalterate la BreBeMi, la Pedemontana Lombarda, la Strada dei Parchi Spa, il consorzio per le autostrade siciliane.