Lunedì 14 Luglio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Pedaggi autostradali, dal primo agosto scattano gli aumenti. Salvini chiede di ritirare l’emendamento. Schlein: “Non ci fidiamo più”

Il rialzo riguarda tutti i veicoli. In questo modo Anas incasserà 90 milioni l’anno per coprire i costi di illuminazione e rete di gestione. Opposizione all’attacco

Scattano gli aumenti dei pedaggi autostradali

Scattano gli aumenti dei pedaggi autostradali

Roma, 4 luglio 2025 - Oltre al caldo asfissiante, c’è un’altra cattiva notizia in questa torrida estate 2025. Dal primo agosto scattano gli aumenti dei pedaggi autostradali. Un emendamento dei relatori al dl Infrastrutture mira ad aumentare il canone annuo corrisposto ad Anas prevedendo "un aumento di 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5" a partire "dal primo giorno del mese successivo a quello di entrata in vigore della disposizione", ovvero - considerato l'iter parlamentare del decreto - dal primo agosto. L'aumento di un euro ogni mille chilometri è generalizzato coinvolgendo tutte le classi di pedaggio che suddividono i veicoli in categorie: in A e B rientrano sostanzialmente auto, suv, camper e moto, 3-4 e 5 sono invece gli assi di camion e traini. 

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha chiesto un dietrofront, come sottolinea una nota della Lega arrivata dopo la levata di scudi dell’opposizione. “Salvini chiede di ritirare l'emendamento, firmato dai relatori di tutte le forze di maggioranza, che intende adeguare il valore del sovracanone sui pedaggi autostradali". Ma la segretaria del Pd, Elly Schlein ribatte: “Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno cambiato talmente tante volte idea in questi anni che non possiamo certo fidarci di un comunicato stampa. Non molleremo la presa fino a quando l'emendamento non sarà ufficialmente ritirato e la nuova tassa sulle vacanze degli italiani che avevano progettato al governo, definitivamente cancellata”.  

Ma già dalle prime ore sui rincari si è scatenata l’opposizione. “Altro che green deal, il più grande flagello sull'economia del Paese è il Governo Meloni”, dichiara il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli. “Questo è il bel regalo per le vacanze che Giorgia Meloni e il suo governo fanno agli italiani che sentitamente ringraziano” rincara il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.

L'incremento "consentirà ad Anas di coprire in modo definitivo il fabbisogno di risorse che negli ultimi anni è strutturalmente aumentato a causa di alcuni eventi, in particolare la ridefinizione della rete in gestione Anas e l'incremento dei costi per l'illuminazione pubblica delle strade e di altri costi per le attività di Anas, non coperti dall'attuale Contratto di Programma". Lo si legge nella relazione tecnica all'emendamento presentato dai relatori al dl Infrastrutture, che quantifica le necessità della società in circa 90 milioni di euro annui, "corrispondenti agli introiti aggiuntivi attesi dall'incremento del canone". "Il fabbisogno incrementale - spiega la relazione - è coerente con le stime elaborate in fase di redazione del Contratto di Programma 2021-2025 approvato con delibera CIPESS 6/2024 del 21 marzo 2024 registrata dalla Corte dei conti il 28 giugno 2024 e con decreto MIT-MEF 22 ottobre 2024 registrato dalla Corte dei conti il 9 dicembre 2024. Inoltre, a partire dall'annualità 2025, si renderà necessario coprire i fabbisogni derivanti dall'aumento della rete in gestione Anas a seguito del prossimo conferimento delle 'strade di rientro' della Regione Veneto e della Regione Piemonte".