Lunedì 22 Aprile 2024

Passaggio al Mercato Libero: come selezionare il fornitore

Passare al mercato libero è davvero molto semplice. Vediamo come poter selezionare il proprio fornitore.

Mercato libero

Mercato libero

A partire da gennaio 2024 il mercato tutelato cesserà di esistere, per tale ragione tutti i cittadini e le aziende sono costretti a cambiare fornitore e passare al mercato libero. Scegliere però un fornitore sia per la luce sia per il gas non è affatto semplice, soprattutto se non si è del settore. Per aiutarti, quindi, in questa scelta ti spieghiamo come selezionare il fornitore più adatto alle tue esigenze nel mercato libero

Mercato tutelato e mercato libero 

Al momento in Italia coesistono due tipi di mercati dell'energia: il mercato libero ed il mercato tutelato. I clienti del secondo godono di una condizione di tutela, beneficiando di condizioni economiche e prezzi fissati dall’autorità competente ARERA, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Il prezzo dell’energia, in questo caso, è definito ogni 3 mesi da ARERA sulla base dell’andamento del mercato e sul prezzo delle materie prime. Tale autorità amministrativa si occupa non solo dei mercati riguardanti l’energia, ma anche il gas naturale e l’acqua potabile. 

Il mercato libero, invece, prende vita nei primi anni ’90 con il decreto Bersani e viene approvato nell’agosto del 2017 dal Senato. L’entrata in vigore del mercato libero significa che il mercato è determinato dalle società elettriche che offrono, in concorrenza tra loro, diverse soluzioni contrattuali ai consumatori senza l’authority di Stato a controllare i costi dell’energia. Mentre, quindi, nel mercato energetico tutelato le tariffe le decide l’autorità dell’energia trimestralmente, nel mercato libero l’utente negozia le tariffe con il fornitore. Come per il settore della telefonia, l’utente può scegliere la soluzione che ritiene più conveniente per le sue esigenze. È importante non dimenticare che la differenza tra mercato libero e mercato tutelato dell’energia riguarda solo la parte di fornitura e quello che ne comporta in bolletta, ma tutto il resto, ovvero il contatore e le imposte sono uguali in entrambi i regimi. 

Mercato libero
Mercato libero

 

Costi a confronto 

Per comprendere come cambia il prezzo delle tariffe luce tra il mercato libero e il servizio tutelato, per prima cosa occorre comprendere come viene effettuato il calcolo dei costi in quest’ultimo caso: essendo questo unico, infatti, consente una più facile comprensione dei meccanismi che permettono all’utente di utilizzare l’energia elettrica in casa. L’energia segue tre processi: la sua generazione, il suo trasporto e la sua distribuzione. Nel servizio di maggior tutela, tutti i costi legati ai tre differenti passaggi sono definiti in maniera precisa e trasparente dall’ARERA.

 Essa, ogni tre mesi, stipula il costo dell’energia, guardando nello specifico l’andamento delle quotazioni delle due materie prime necessarie per la produzione di energia, ossia il petrolio e il gas. Non vi è, quindi, interesse privato come nel caso delle tariffe luce del mercato libero. La spesa mensile, per il mercato tutelato, e a sua volta quella annuale, derivano dalla somma di:

  • spesa per la quota potenza: è di 21,24 euro annui moltiplicati per ogni kilowatt di potenza impegnato. In media, data la prevalenza dei contatori trifase da 3 kW, ammonta quindi a 63,72 euro annui;
  • spesa per la materia energia: nel 2° trimestre del 2021 ammonta ad un totale di all’incirca 72 euro annui. È composta da una quota fissa (la spesa per l’energia importata, ovvero una spesa fissa all’anno che non dipende dai consumi) e da una quota variabile (legata ai consumi). Infine alla quota fissa si deve aggiungere la spesa per trasporto e gestione del contatore e il canone della RAI più gli oneri di sistema per i non residenti (adesso è di circa 124 euro annui).

Per quanto riguarda il mercato libero, invece, i costi variano molto da fornitore a fornitore proprio perché ogni azienda decide secondo i propri criteri e necessità il prezzo dell’energia. Ogni fornitore propone prezzi anche molto diversi tra loro che possono essere bloccati o variabili, e nelle offerte sono compresi a volte altri servizi e vantaggi accessori. Quindi, risulta piuttosto difficile dire con precisione quanto sia il prezzo di un kWh di energia elettrica nel mercato libero. Si può però fare una stima: al momento il prezzo medio del kWh di energia elettrica nel libero mercato è intorno a 0,1264 €/kWh per la componente energia, poi vanno aggiunti gli oneri per gestione e trasporto stabiliti dai fornitori. Si può dire che il mercato libero dell’energia funziona come il mercato della telefonia: ognuno sceglie il proprio fornitore secondo le proprie necessità. 

Mercato libero
Mercato libero

 

Passaggio al mercato libero 

Nel gennaio 2024 il mercato tutelatonon sarà più attivo e si passerà in modo definitivo al solo mercato libero. Per cui è necessario che tutti i clienti del tutelato effettuino il passaggio al mercato libero entro tale data. Per venire in aiuto ai clienti che devono, quindi, trovare un nuovo fornitore, lo Stato ha ideato un servizio di Maggior Tutela fino al 2024. In questo modo i clienti potranno restare nel mercato tutelato fino a quando non avranno trovato un nuovo fornitore adatto alle loro esigenze. 

Esso è garantito da apposite società di vendita (Servizio Elettrico Nazionale, Servizio Elettrico Roma, il Servizio Elettrico) o dalle imprese distributrici con meno di 100.000 utenti allacciati alla propria rete. Nasce, quindi, in via transitoria per supportare le famiglie e le piccole imprese che non sono ancora in grado di scegliere un fornitore nel mercato libero. Motivo per cui, una volta raggiunta la consapevolezza da parte dei clienti finali, il mercato tutelato scomparirà ed i suoi clienti dovranno gradualmente esaurirsi, anche grazie alle disposizioni di legge in materia.

Il mercato libero è gratuito e non prevede interruzioni del servizio né interventi tecnici al contatore luce o al contatore gas. Le sue tariffe, inoltre, includono servizi aggiuntivi come sconti, punti fedeltà e offerte per l’energia green. A differenza, poi, del prezzo regolamentato, le tariffe luce e gas Enel Energia, Eni, Acea Energia, Sorgenia (ovvero dei fornitori del mercato libero) sono a prezzo bloccato o indicizzato a seconda della volontà e delle esigenze del cliente. Mentre le tariffe del tutelato cambiano ogni tre mesi perché influenzate dall'incontro tra domanda ed offerta nel mercato all'ingrosso.

Il mercato tutelato, quindi, sta per scomparire. Vediamo infatti le due date di scadenza molto importanti da tenere presenti: 

  • le aziende PMI, ovvero tra i 10 e i 50 dipendenti e con fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di euro, oppure con potenza impegnata del punto prelievo maggiore a 15 kW hanno scadenza entro gennaio 2021. Dopo tale data per loro non è più possibile il mercato tutelato; 
  • clienti domestici e microimprese, ovvero consumatori singoli, famiglie, associazioni e le microimprese che non rientrano nei requisiti di cui sopra, hanno scadenza entro gennaio 2024. Anche per loro dopo tale data non è più possibile accedere al mercato tutelato, che di fatto cesserà di esistere. 

In tale ottica, il passaggio al mercato libero diventa obbligatorio per i clienti in Maggior Tutela: il lato positivo è che non bisogna aspettare gennaio 2024 per passare al mercato libero, ma anzi è bene anticipare i tempi per non arrivare impreparati. È opportuno, però, ricordare che una volta giunto il 2024, se un cliente in Maggior Tutela non ha trovato un fornitore, non rischia di rimanerne senza. In questo caso, infatti, passa in automatico al mercato di Salvaguardia. Tale servizio è erogato dall'esercente di salvaguardia e si tratta di un fornitore che viene scelto tramite una gara. Essa è indetta dall'Acquirente Unico, ossia la società garante della fornitura di energia elettrica ai piccoli consumatori. In questo modo non c’è il rischio di trovarsi senza un fornitore, anche dopo gennaio 2024. 

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