Pagamenti digitali, la rivoluzione è in corso

Pagamenti digitali, la rivoluzione è in corso

Pagamenti digitali, la rivoluzione è in corso

LA CENA AL RISTORANTE ma pure il caffè o il cappuccino. Anche queste piccole spese quotidiane o settimanali vengono saldate sempre più spesso dai consumatori italiani in modalità cashless, cioè attraverso i pagamenti digitali, senza banconote né spiccioli. Se è vero che i nostri connazionali sono ancora affezionati al contante, ci sono però varie ricerche che attestano una crescita impetuosa nelle transazioni elettroniche, da quelle effettuate con le carte di credito sino a quelle (ancor più avanzate) che avvengono con le app del telefonino o con gli emergenti smartwatch (gli orologi digitali). A dirlo è una recente rilevazione di SumUp, azienda tecnologica specializzata in soluzioni di pagamento digitale.

L’indagine (che si intitola Osservatorio Caffè e Ristoranti - 2022) ha registrato in tutta Italia, durante il primo trimestre dell’anno, un aumento su base annua di ben il 101% per il valore transato medio senza contanti, nei pubblici esercizi dedicati alla ristorazione e alla caffetteria. Rispetto al 2019, anno precedente la pandemia che non risentiva ancora della crisi economica, l’incremento è stato minore, ma pur sempre a due cifre e pari al 63%. Nella classifica delle regioni dove sta prendendo maggiormente campo l’uso dei pagamenti senza contanti nei bar o nei ristoranti, si piazza in prima posizione la Valle d’Aosta, seguita dal Trentino-Alto Adige, dal Lazio, dalla Lombardia e dalla Toscana. Completano la top ten l’Emilia-Romagna, la Liguria, il Friuli Venezia Giulia, il Veneto e l’Umbria. Fanalino di coda le regioni del Sud, con la Basilicata ultima preceduta dalla Calabria e dalla Puglia. "Ogni regione ha però la sua storia e le sue specificità", hanno scritto gli analisti di SumUp nel loro Osservatorio, sottolineando un altro aspetto: "guardando allo scontrino medio, in Sardegna si registra l’importo più basso, dimostrando che si può ormai pagare con carta anche piccole spese, per esempio un gelato o un pranzo veloce". Lo scontrino medio saldato senza contanti dai cittadini sardi è infatti di 19 euro, leggermente inferiore a quello del Piemonte (22,4 euro), della Puglia e della Lombardia (23,6 euro). In Molise, invece, si registra l’importo medio dello scontrino più alto pagato in modalità cashless, attorno 35 euro.

È inoltre sempre più apprezzata in Italia la possibilità di pagare in modalità "senza contatto", cioè utilizzando le app degli smartphone o le carte contactless, che permettono di concludere la transazione avvicinandole semplicemente al terminale Pos dei negozi, evitando di fare la classica strisciata e di digitare il codice pin sulla tastiera. Se all’inizio del 2019 appena la metà delle transazioni via Pos veniva effettuata utilizzando queste modalità (54,7%), nel primo trimestre 2022 la percentuale di pagamenti contactless ha raggiunto il 79,7%, cioè una quota di quasi 8 pagamenti su 10. Ora, in vista della stagione delle vacanze, gli autori dell’indagine ritengono probabile un ulteriore sviluppo di queste forme di pagamento innovative. Commentando i dati dell’Osservatorio Umberto Zola, manager di SumUp che occupa la carica di Growth Marketing Lead, ha infatti dichiarato: "Quella del 2022 sarà un’estate all’insegna del cashless e del contactless. Per caffè e ristoranti e per i loro avventori, sarà difficile tornare indietro verso il contante". Zola ha infatti sottolineato che tanto i commercianti, quanto i consumatori hanno compreso e preferito la comodità dell’assenza di contanti.