
"Il negoziato con Baku Steel è giunto ora a un punto cruciale: è necessario che tutti facciano la propria parte...
"Il negoziato con Baku Steel è giunto ora a un punto cruciale: è necessario che tutti facciano la propria parte con responsabilità. Mi appello a tutte le parti, enti locali e rappresentanze sociali, perché sia creato il clima migliore per la conclusione della trattativa". È l’appello del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ieri in apertura del tavolo con le aziende dell’indotto ex Ilva di Taranto al Mimit. Per i prossimi 7-8 mesi la produzione all’ex Ilva di Taranto sarà dimezzata. Dopo l’incendio all’altoforno 1 del 7 maggio e il sequestro disposto dalla Procura, il danno per l’accaieria è "gravissimo". Ma, assicura Urso, "noi non molliamo. Dobbiamo prendere atto delle conseguenze: meno produzione, meno occupazione, con la necessità di più risorse pubbliche". Tanto che si sta lavorando ad un nuovo decreto legge. Un intervento ancora in fase di definizione, che comunque "dovrà affrontare gli aspetti contingenti", indica il ministro, in cui tra l’altro sarà inserita una nuova norma per sbloccare le risorse inutilizzate dalla regione Puglia. Non tutto l’indotto, sottolinea Urso, sarà colpito. "Le attività di manutenzione degli impianti continueranno e garantiranno lavoro e continuità a svariate aziende del territorio". Per chi invece sarà danneggiato, arriveranno ristori "adeguati". E per questo sarà istituito un gruppo tecnico insieme ai commissari.
Red. Eco.