Quanto valgono gli oggetti che abbiamo dimenticato in cantina

Tra inflazione e caro vita, si sa, sono tempi assai magri: ma la buona notizia è che potremmo nascondere in casa, senza saperlo, un piccolo tesoretto. Basterebbe rovistare in soffitta o in cantina. Una boutade? No, perché collezionisti, antiquari e appassionati sono disposti a spendere cifre notevoli per aggiudicarsi quegli oggetti - ‘vintage’ ma non troppo - che hanno dipinto un’epoca e circolano ora nei mercatini (fisici e online) a un prezzo molto maggiore del loro valore originale. Parliamo di vere e proprie icone degli anni Ottanta e Novanta: dal walkman a musicassette alla Polaroid, dall’home computer Commodore 64 ad alcune serie di fumetti, fino ai set Lego. Ecco, allora, una breve guida agli oggetti da rispolverare, suddivisi per tipologia.

Oggetti tecnologici

Chi non ricorda le console di videogiochi? Il vecchio Sega Master System, il Nes e la sua evoluzione Super Nintendo hanno segnato l’inizio dell’era dei 16-bit, caratterizzata dall’apice della rivalità fra Sega e Nintendo, La loro quotazione ammonta a circa 500 euro per modelli ben tenuti e perfettamente funzionanti. Ma se qualche feticista dei videogiochi domestici avesse conservato un Atari Jaguar del 1993 dovrebbe sapere che il suo valore sul mercato del collezionismo è di circa 1.200 euro: un prezzo assicurato dalla rarità di una console che si rivelò, malgrado le ottime peculiarità tecniche, un vero e proprio flop. Tornando a nomi più comuni, alcuni modelli di sistemi portatili a cartucce – un esempio su tutti, il Game Boy Color in edizione limitata - sfiorano quota 1.500 euro. Altri oggetti dalle quotazioni interessanti sono la cartuccia originale di Mario Kart 64 per Nintendo 64, venduta oggi intorno ai 2.000 euro, e il cd-rom di Tombi! (videogioco di culto degli anni 90) per la prima PlayStation ha un valore di 300 euro circa. Come dimenticare il Commodore 64? Commercializzato dal 1982 al 1994, è stata la macchina più venduta nella storia dell'informatica, con 22 milioni di unità vendute. Grazie ai numerosi software e videogiochi compatibili, Commodore 64 ha potuto competere anche con le console per videogiochi. Il suo valore su Ebay può arrivare oltre i 900 euro. Anche il suo diretto concorrente, il Sinclair ZX Spectrum 48k (creato nel 1982 e prodotto fino al 1992 prima dall'azienda inglese Sinclair Research Ltd, poi dalla Amstrad), se ricondizionato e funzionante, può raggiungere il valore di quasi 600 euro.

Musica

Reso celebre tra gli adolescenti grazie al film "Il tempo delle mele", il walkman è ancora oggi ricordo di una generazione che ha visto nelle cuffie alle orecchie, e nella musica ascoltata ovunque e in solitaria, un simbolo di libertà. Il primo walkman firmato Sony è ormai una rarità e, proprio per questo, è uno degli oggetti tecnologici più ricercati da appassionati e collezionisti. Quanto può valere? Anche 600 euro. Parallelamente, il primo iPod di Apple, risalente al 2001, può valere oggi fino a 4.000 euro. Cifra che può essere moltiplicata per 10 qualora ne avessimo uno ancora imballato e inscatolato. Anche i vinili in stampa originale possono arrivare a cifre di capogiro. Ad esempio, Diamond Dogs di David Bowie (1974) vale circa 3.500 euro, ma il re incontrastato è il White Album dei Beatles (1968): lo si trova in giro a circa 50mila euro. Nel rock italiano, invece, la prima stampa in vinile dell’album Ma cosa vuoi che sia una canzone, di Vasco Rossi (1978), può essere valutata intorno ai 2.200 euro.

Oggetti anni ‘80 

Oggetti vintage di uso comune che, inaspettatamente, possono valere una fortuna sono i vecchi salvadanai: se a forma di porcellino o a ‘goccia’, ovvero quelli tradizionali, in terracotta, possono raggiungere addirittura il migliaio di euro. Purché si tratti, beninteso, di un prodotto di qualità. Le sedie a dondolo sono assai ricercate sul mercato del collezionismo, specie se realizzate interamente a mano con legni pregiati. In ogni caso, una sedia a dondolo di qualità media non vale meno di 250-300 euro. Va ancora meglio se dalla soffitta salta fuori una macchina da scrivere appartenuta a genitori o nonni: i modelli più celebri di Olivetti o Remington possono superare i duemila euro. Per non parlare poi dei classici ‘gioielli della nonna’, dei centrini fatti a mano e, più in generale, della biancheria antica: il classico ‘corredo’, croce e delizia di tante ragazze ‘promesse spose’ del sud Italia, può fare davvero la fortuna di chi li possiede.

Telefoni cellulari

Oggi appendici dei nostri arti superiori, un tempo i cellulari erano riservati prevalentemente alle élite: alcuni modelli hanno fatto la storia e tuttora rappresentano un vero e proprio must per i collezionisti. Il modello più ricercato è il Nokia 3310, cellulare che ha fatto la storia per la sua resistenza agli urti e alle cadute, diventata quasi leggendaria. Indistruttibile e dalle forme curvate, ha reso popolare il gioco ‘Snake’ e si è contraddistinto per l'assenza di antenna esterna e la possibilità di personalizzazione delle cover. Valore di mercato? Su ebay può arrivare a 300 euro. Come lui, il primo iPhone della Apple (risalente al 2007), è oggi oggetto del desiderio dei collezionisti, con prezzi da capogiro. Un modello in versione 2G del celebre smartphone di Steve Jobs viene venduto in media a 800-1.000 euro, ma alcuni modelli sfondano quota 10mila euro. Anche il vecchio Motorola DynaTAC 800x, risalente al 1984, è uno dei telefoni cellulari più richiesti al mondo. Tra i primi mai prodotti, ne esistono in circolazione solo 300mila, molti dei quali non funzionanti. Il valore si aggira intorno ai 1.000 euro.

Giochi e giocattoli

Come dimenticare il Tamagotchi? L’animaletto domestico elettronico, che fece il boom tra gli adolescenti degli anni ’90, oggi viene venduto a circa 300 euro. Altro tormentone sospeso tra anni Novanta e primi Duemila sono le carte dei Pokemon: alcune, come la Carta Charizard Set Base, possono valere 900-1.000 euro. Tra gli altri giochi anni ’80 e ’90, il Super Liquidator – la pubblicità era un vero tormentone fra un cartone animato e l’altro - può costare oggi più di 500 euro. Anche i set Polly Pocket sono scambiati a cifre molto alte: in media 400 euro, ma alcuni raggiungono gli 800-900 euro. Attenzione ai modellini di automobili: quelli ben tenuti, magari parte di determinate collezioni, raggiungono quotazioni decisamente elevate, con cifre da capogiro talvolta prossime ai 25mila euro.

Fumetti

Da sempre oggetto di attenzione fra i collezionisti, quelli considerati più pregiati sono, in genere, quelli appartenenti alle prime edizioni. Per esempio, Action Comics #1 ha raggiunto un valore che supera i 3 milioni di dollari. Un po’ più contenute, ma sempre interessanti, le quotazioni dei fumetti italiani. Tra i più ricercati Tex (la prima serie Gigante), il primo albo di Diabolik e quello di Dylan Dog, Zagor numero 52 e Topolino.

Schede telefoniche vintage

Prima della diffusione di massa dei cellulari, tutti utilizzavamo le vecchie cabine, in cui si potevano introdurre gettoni o schede telefoniche. Negli anni ’90 e nei primi 2000 le schede erano già oggetto da collezione, ma il loro valore è da stimare in base alla tiratura, all’anno di emissione o all’appartenenza a una determinata collezione, nonché all’usura. Una scheda intonsa vale molto di più di una carta telefonica usata. Solo per fare un esempio, le carte gialle e azzurre risalenti agli anni ’70 e ’80 possono arrivare anche a 500 euro se nuove, 400 se usate. Quelle che di sicuro valgono di più sono però quelle del 1990, dedicate alle Pagine Gialle: la collezione completa delle 12 schede può essere venduta a 2.500 euro. Le schede telefoniche che celebrano i campioni del pallone come Roberto Baggio e Roberto Mancini valgono circa 250 euro l’una. Una chicca: la scheda telefonica ‘Labirinto’, della serie “La scheda enigmistica”, è una di quelle a tiratura più bassa. Se intonsa, oggi vale circa 300 euro.