Occupazione boom: le donne tirano la volata

L’occupazione in Italia, trainata dal lavoro delle donne, cresce ad aprile e sale ai massimi dall’inizio delle serie storiche nel 2004. Intanto il tasso di disoccupazione non è mai stato così basso dal 2009, fatta eccezione per i mesi di lockdown. Sono i dati Istat a fotografare un mercato del lavoro vivace, nel quale aumentano gli occupati stabili e diminuiscono quelli con un contratto a termine. Il mese scorso si è registrato un aumento complessivo di 48mila occupati su marzo e di 390mila su aprile 2022. Ma la crescita si è concentrata nel lavoro femminile, con 52mila occupate in più sul mese e 217mila sull’anno. Mentre per gli uomini si è avuto un calo di 4mila unità sul mese e un aumento di 173mila sull’anno. Se gli occupati arrivano a quota 23 milioni 446mila, il livello più alto di sempre, scendono sotto quota due milioni le persone in cerca di lavoro (un milione e 986mila), con 14mila disoccupati in meno su marzo e 72mila in meno su aprile 2022.

La crescita dell’occupazione pesca quindi prevalentemente tra gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (spesso le donne) che si riducono di 25mila unità su marzo e di 383mila su aprile 2022. Il tasso di occupazione sale al 61%, il più alto di sempre, mentre il tasso di disoccupazione cala al 7,8%, il più basso dopo giugno 2009. Le donne con un posto di lavoro si avvicinano a quota 10 milioni (9 milioni e 941mila), con un tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni che sale di 0,3 punti su marzo e di 1,4 punti su aprile 2022, al 52,3%. Gli uomini hanno un tasso di occupazione in questa fascia di età al 69,8%, con un calo di 0,1 punti su marzo e un aumento di 0,6 punti su aprile 2022. La disoccupazione in Italia resta comunque sensibilmente più alta di quella media dell’Eurozona scesa dal 6,6% di marzo al 6,5% mentre nell’Ue è rimasta stabile al 6%.

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