L’Ue ha approvato in via definitiva le nozze tra Ita e Lufthansa. Il via libera di Bruxelles è arrivato, come anticipato nei giorni scorsi, entro la scadenza del mandato della prima Commissione von der Leyen. Le parti potranno ora procedere al closing dell’operazione dal valore complessivo di 829 milioni di euro. "Dopo Mps anche per Ita vediamo il traguardo. Siamo soddisfatti per questa nuova tappa, ora dobbiamo fare l’ultimo miglio", ha commentato a caldo, ieri sera, il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, la pronuncia della commissione DGcomp sul dossier Ita Lufthansa. "L’autorizzazione della Commissione europea rappresenta una pietra miliare importante nel percorso verso l’acquisizione di successo di Ita Airways", ha subito dopo comunicato la compagnia tedesca guidata da Carsten Spohr, accogliendo "con favore" il via libera finale di Bruxelles. "La chiusura dell’accordo – ha precisato – è attualmente prevista per l’inizio del 2025".
La squadra antitrust di Margrethe Vestager ha giudicato positivamente gli impegni stabiliti dal Mef e dal colosso dei cieli tedesco per garantire la tutela della concorrenza, parte dell’intesa politica ufficializzata il 3 luglio. I funzionari hanno esaminato le proposte presentate dal Mef e dalla compagnia tedesca per rispondere ai timori sulla concorrenza su tre segmenti di mercato ritenuti critici: dieci rotte di corto raggio dall’Italia all’Europa centrale (con destinazione Germania, Austria, Belgio e Svizzera), l’hub di Milano Linate e le tre rotte intercontinentali da Fiumicino a Washington, Chicago e Toronto.
Sotto la lente c’erano in particolare gli accordi commerciali di durata pluriennale che Ita e Lufthansa hanno siglato con easyJet, per ristabilire la concorrenza nello scalo lombardo e sui collegamenti brevi, e con Iag (casa madre di British e Iberia) e Air France-Klm per garantire ai passeggeri un’alternativa, tramite scalo, ai viaggi diretti offerti dall’accoppiata italo-tedesca sui lunghi collegamenti con il Nord America. Bruxelles ha ritenuto che i contratti siglati "soddisfano i criteri pertinenti di indipendenza da Lufthansa, Mef e Ita" e "sono coerenti con gli impegni" presi: le compagnie che garantiranno la concorrenza hanno dimostrato di essere, con i loro business plan, "forze competitive attive e valide in concorrenza" al gruppo derivante dalla newco tricolore e alla compagnia tedesca, evidenzia la Commissione Ue.
Più nel dettaglio, per gli impegni per le rotte a corto raggio, indica la Commissione in una lunga nota, Lufthansa e il Me dovevano mettere a disposizione di una o due compagnie aeree rivali le risorse necessarie per consentire loro di avviare voli diretti tra Roma o Milano e determinati aeroporti dell’Europa centrale. Dovevano inoltre garantire che una di queste compagnie aeree rivali avesse accesso alla rete nazionale di Ita per offrire collegamenti indiretti tra determinati aeroporti dell’Europa centrale e determinate città italiane diverse da Roma e Milano. Per le rotte a lungo raggio Lufthansa e Mef dovevano stipulare accordi con i rivali per migliorare la loro competitività sulle rotte a lungo raggio di interesse tra Italia e Nord America, ad esempio tramite accordi di “interlining” o scambi di “slot”.