Domenica 10 Novembre 2024
ALESSIA GOZZI
Economia

Notai, farmacie, assicurazioni. Il governo tenta lo scacco alle lobby

Meno vincoli per vendere medicine. Taxi, si apre un nuovo fronte

Una protesta dei tassisti (Fotoschicchi)

Una protesta dei tassisti (Fotoschicchi)

Roma, 8 marzo 2016 - AssicurazioniI, notai, taxi, energia e farmacie. Le lobby, non paghe della serie di retromarce già incassate con il passaggio alla Camera della legge sulla concorrenza, stanno tentando un nuovo blitz al Senato. Un’odissea quella del provvedimento, approvato dal governo quasi un anno fa, il 20 febbraio del 2015, e licenziato dalla Camera il 7 ottobre scorso. Il governo questa volta è determinato a mettere un argine. In campo, oltre al Ministero dello Sviluppo, è sceso direttamente Palazzo Chigi affidando il dossier al sottosegretario Tommaso Nannicini. I nodi dovrebbero essere sciolti questa mattina, in una riunione del governo con i relatori del testo in Commissione Industria al Senato, Luigi Marino (Ap) e Salvatore Tomaselli (Pd).

Partiamo dalle Rc auto: il ddl uscito dalla Camera introduce la ‘tariffa Italia’ (emendamento del deputato Pd Leonardo Impegno), che uniforma i costi a livello nazionale grazie a uno sconto per gli automobilisti virtuosi che vivono in regioni dove l’assicurazione è più salata (perché a maggior rischio di truffe o incidentalità). La riduzione dei premi per chi non ha fatto incidenti negli ultimi cinque anni e ha installato la scatola nera è osteggiata dalle assicurazioni che minacciano di essere costrette ad alzare i premi su tutti gli altri. La norma ha riscontrato differenti sensibilità anche nel Pd e, probabilmente, verrà riscritta ma, assicura il governo, «senza minarne la ratio». Gli sconti potrebbero essere decisi direttamente dalle assicurazioni e l’Ivass si occuperà di verificare la trasparenza delle offerte e l’effettiva applicazione. L’obiettivo è non cadere in infrazioni Ue sulla concorrenza «togliendo al mercato il compito di fare i prezzi». Sul fronte degli Ncc (noleggio con conducente), sono in campo due modifiche che non piacciono affatto ai taxisti: l’eliminazione dell’obbligo, vecchio di 25 anni, di tornare in garage nel Comune nel quale hanno ottenuto la licenza prima di caricare un altro cliente e l’ampliamento delle licenze (da comunali a regionali). Il punto di caduta della mediazione potrebbe essere il via libera solo all’ampliamento territoriale. L’altro piatto forte è quello delle farmacie: la liberalizzazione dei farmaci di fascia C nei supermercati difficilmente rientrerà dalla finestra, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin si è opposta strenuamente. Ma non dovrebbe passare nemmeno il pressing dei farmacisti che vorrebbero imporre una percentuale di iscritti professionisti all’albo nel capitale delle farmacie che si costituiscono in società. Infine, per quanto riguarda energia e gas, i senatori stanno discutendo di anticipare la fine del mercato tutelato, che il testo fissa al 1° gennaio 2018. Sulla legge, rimasta ferma per dare precedenza alle unioni civili – fanno notare dalla Commissione – pesa anche «un dibattito condizionato dalle imminenti elezioni amministrative». Oggi si dovrebbe sapere chi vince e chi perde in un bilancino divenuto via via più leggero.