Non sempre si può vincere, c’è l’ospite inatteso

La guida di Stefano Fanton per fare i conti con le perdite

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«Nulla è più facile che illudersi. Perché l’uomo crede vero ciò che desidera». Inizia così, con una citazione di Demostene, il grande oratore ateniese, la dispensa «Verità e illusioni» preparata da Stefano Fanton (nella foto tonda) e disponibile gratuitamente da oggi per chi partecipa al percorso formativo di finanza online Investi bene-YouFinance.it (www.youfinance.it) curato da QN Economia & Lavoro e Traderlink.

Avere ricordato l’avvertimento di Demostene non è casuale perché la facilità di illudersi riguarda anche i trader che operano sul mercato. Un settore, avverte Fanton, socio ordinario Professional SIAT, trader, formatore e scrittore, pieno di illusioni e insidie. Soprattutto per un neofita che non prende mai in considerazione il tabù della perdita. Vero e proprio lato oscuro del trading per chi, operando in maniera illusoria, rimane schiavo delle sue aspettative che contemplano solo guadagni.

In realtà le statistiche dicono che esiste sempre un differenziale tra perdite e guadagni ma anche che la maggioranza dei trader, soprattutto di chi lo fa improvvisando o perseguendo appunto l’illusione, perde piuttosto che guadagnare soldi, fino alla distruzione del capitale quando da piccola la perdita diventa incontrollata perché il focus del trader resta ancorato solo al guadagno e quasi nessuno cambia scelta seppure, statisticamente – come spiega la dispensa ricorrendo all’esempio di un gioco di carte – conviene farlo.

Con la perdita, quella che Fanton definisce «un ospite inatteso», bisogna invece sapere fare i conti. E così la guida, arricchita da interessanti test, spiega come costruire un sistema di gestione proprio delle perdite e dei rischi. Per esempio capire se si è immuni dall’illusione cognitiva che porta alla formazione di giudizi errati. Illusione che diventa ottica nell’analisi grafica e porta a vedere figure dove non ci sono o peggio a non vederle dove ci sono. Perché è vero che molti trader alla fine perdono. In particolare, sottolinea Fanton, per tre componenti che caratterizzano un modo di operare non corretto.

La prima riguarda l’avere aspettative irrealistiche (quelle anche veicolata dalle pubblicità che promettono di diventare ricchi operando sui mercati e persino di sostituire questa attività a un posto di lavoro!) come quella di poter guadagnare il 30 o il 40% al mese quando tutti sanno che arrivare a un 20% all’anno è già considerato un traguardo considerevole. Il secondo aspetto riguarda il neofita che si approccia al trader senza capitali e quindi la mancanza di denaro lo spinge ad assumersi con l’utilizzo degli strumenti finanziari a leva, rischi assurdi.

Infine, la terza ma non ultima componente, è data dalla mancanza di pazienza. Dall’emotività che spinge a commettere errori nel vendere e nel comprare. La perdita invece è sempre possibile è può anche essere repentina come dimostrano, tanto per citare solo due casi, il fenomeno bitcoin e il recente crollo del titolo Tesla a Wall Street. Ma come si può accogliere questo ospite inatteso? Fanton risponde nella sua guida che se guardiamo troppo da vicino il mercato lui ci guarderà con gli stessi occhi con i quali lo stiamo guardando noi.

In altre parole, se siamo già a priori rialzisti o ribassisti vedremo solo i segnali che avvalorano la nostra strategia e non quelli, magari più numerosi, che dovrebbero spingerci a cambiare le nostre scelte.

Achille Perego

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