Sabato 20 Aprile 2024

Nobilita, la fabbrica di idee per il lavoro del futuro

La centralità della questione occupazionale

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di Alberto Levi

BOLOGNA

Pensiero manageriale, opportunità, trasformazioni. Il dialogo intorno alle problematiche e alle tematiche del lavoro torna nel weekend a Fico Eataly World con il festival ‘Nobìlita’, l’unico a livello nazionale dedicato a questi argomenti portanti della nostra civiltà. Giunto alla sua terza edizione, porterà sul palco del più grande parco alimentare d’Europa tutta l’attualità che ha segnato gli ultimi mesi: due giorni, venerdì e sabato, per rimettere seriamente il tema del lavoro al centro dell’informazione e dei dibattiti nazionali.

Organizzato da FiordiRisorse – la business community premiata nel 2008 da LinkedIn come “Best practice italiana” a cui aderiscono oltre 7.000 tra manager e aziende per condividere competenze e networking di alto livello - e SenzaFiltro – il giornale della cultura del lavoro, edito da FiordiRisorse, ospita nella due giorni dell’Auditorium 60 speaker tra panel, tavole rotonde e monologhi ispirazionali in stile TedX (“JobX”, 30 minuti di pensiero manageriale in forma teatrale). La location è un centro congressi modulare di 4.000 mq che garantisce il rispetto delle nuove misure anti Coronavirus.

Il tema portante non poteva che essere la cultura italiana del lavoro dopo il Covid-19, con un focus speciale che vuole mettere al centro del dibattito le donne, la scuola, l’etica, le geografie del lavoro, un nuovo senso del tempo. Il programma della prima giornata (apertura alle 9) si apre con il seminario “Italia, domani” dedicato al futuro del lavoro e annovera tra i relatori il demografo e docente Luiss Alfonso Giordano, l’architetto Mario Cucinella e la sociologa Lella Mazzoli.

‘Donne sull’orlo di una crisi di genere’ discuterà, a mezzogiorno, di leadership femminile e modelli manageriali in evoluzione con l’onorevole Alessandro Fusacchia (promotore di un disegno di legge sulla parità di genere nei libri scolastici), Silvia Zanella (esperta di risorse umane e autrice del libro “Il futuro del lavoro è femmina”, appena uscito per Bompiani), Christian Bracich (imprenditore nominato Cavaliere della Repubblica per le politiche di impresa ispirate a equità di genere), Giulia Perona e Giulia Cuter, autrici del libro “Le ragazze stanno bene” che rilegge il femminismo in chiave contemporanea. Alle 15 l’attualissimo “Il lavoro è ovunque. Non solo Southworking” sulle nuove geografie del lavoro chiude la sessione inaugurale con la presenza del rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, di Brunella Rallo e Simonetta Zezza, ideatrici del celebre blog “Mamme di cervelli in fuga” e del direttore della Apple Academy dell’Università Federico II di Napoli, Giorgio Ventre.

La giornata di sabato si apre alle 9,30 con una riflessione su “L’etica paga?” cui contribuiranno Vincenzo Linarello (presidente di Goel, la cooperativa calabrese che lotta contro la ‘ndrangheta) e il segretario del Banco Alimentare, Marco Lucchini. A seguire, per ripensare i modelli didattici e di inclusione, “La scuola che verrà” con il presidente dell’Associazione nazionale Presidi, Antonello Giannelli, Lorella Carimali, docente di matematica e finalista fra oltre 6000 professori di tutto il mondo al Global Teacher Prize (il Nobel per l’insegnamento), Sandra Gesualdi della Fondazione Don Milani, Daniele Grassucci, fondatore di skuola.net, Franco Amicucci, precursore della formazione online e Luca Pagliari, attivo da anni nelle scuole italiane per combattere bullismo e cyberbullismo.

Infine, alle 15,30, l’evento clou, il panel “Te lo do io lo smartworking” per fare ordine su una parola troppo abusata negli ultimi mesi: interverranno, tra gli altri, Marco Bentivogli, ex segretario Fim-Cisl e autore del recente libro “In-dipendenti”, Adriano Giannola (presidente Svimez) e il vice direttore del Resto del Carlino, Gianluigi Schiavon. "Lo smartworking è diventato una realtà ben più concreta rispetto al giorno alla settimana con cui certe aziende semplicemente allungavano i weekend dei loro collaboratori senza alcun supporto culturale al cambiamento", è il pensiero di Osvaldo Danzi, esperto di Risorse Umane e presidente di FiordiRisorse.

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