Milano, 11 ottobre 2023 – Netflix elimina anche in Italia il piano Base da 7,99 euro al mese, il più economico fra quelli senza pubblicità. Dopo lo stop all’abbonamento base in Usa e in Canada lo scorso giugno, infatti, il colosso dello streaming on demand prosegue nella sua transizione verso un ‘nuovo’ modello di business.
Rivoluzione, ma non per tutti
Una ‘rivoluzione’ che cambia ora costi e possibilità: chi già usufruisce del piano base potrà sì continuare a pagare la stessa tariffa e a mantenere lo stesso servizio, a patto che il contratto rimanga sempre attivo. Chi invece vorrà abbonarsi per la prima volta – o chi, una volta disdetto l’abbonamento in questione, vorrà tornare a usufruire della piattaforma – avrà, al contrario, accesso soltanto ai tre piani tariffari rimanenti: quello da 5,49 euro al mese con pubblicità, quello standard (due schermi e niente pubblicità) da 12,99 euro al mese e, infine, quello premium da 17,99 euro al mese (che consente di fruire di tutti i contenuti di Netflix senza limiti e senza pubblicità su quattro dispositivi contemporaneamente).
Chi dovrà pagare di più
Tradotto: gli abbonati ‘di primo ingresso’ saranno in questo modo chiamati a pagare una somma maggiore rispetto a quella di cui potevano usufruire prima o, altrimenti, dovranno adeguarsi all’abbonamento in cui sono previsti interventi pubblicitari all’interno del contenuto. E che, a differenza di quello base, non consente il download per la visione di film e serie tv off-line). Una nuova strategia, insomma, dove non è prevista una quarta offerta ma viene, al contrario, eliminata quella ‘base’, che prevedeva la fruizione dei contenuti della piattaforma in alta definizione soltanto da un dispositivo alla volta: un cambiamento che, come già sottolineato, ha avuto inizio a giugno 2023 - coinvolgendo gli utenti statunitensi e canadesi - ma che ora travolge anche l’Italia per fare ‘nuovamente i conti’ con le spese mensili e annuali di questo servizio. Negli ultimi anni infatti, i servizi di streaming on demand (vale a dire che permettono di scegliere quando usufruire di un determinato contenuto) stanno attraversando un momento di profondo cambiamento e il processo di trasformazione del prezzario si conferma, così, sempre più frequente: anche per questo non si possono ancora escludere ulteriori rincari.