Martedì 8 Ottobre 2024
GIORGIA DE CUPERTINIS
Economia

Netflix cancella l'abbonamento base in Italia: quanto si paga ora

Dopo Usa e Canada, anche in Italia la piattaforma streeming modifica i piani tariffari. Ecco le novità

Milano, 11 ottobre 2023 – Netflix elimina anche in Italia il piano Base da 7,99 euro al mese, il più economico fra quelli senza pubblicità. Dopo lo stop all’abbonamento base in Usa e in Canada lo scorso giugno, infatti, il colosso dello streaming on demand prosegue nella sua transizione verso un ‘nuovo’ modello di business.

I nuovi piani tariffari di Netflix
I nuovi piani tariffari di Netflix

Rivoluzione, ma non per tutti

Una ‘rivoluzione’ che cambia ora costi e possibilità: chi già usufruisce del piano base potrà sì continuare a pagare la stessa tariffa e a mantenere lo stesso servizio, a patto che il contratto rimanga sempre attivo. Chi invece vorrà abbonarsi per la prima volta – o chi, una volta disdetto l’abbonamento in questione, vorrà tornare a usufruire della piattaforma – avrà, al contrario, accesso soltanto ai tre piani tariffari rimanenti: quello da 5,49 euro al mese con pubblicità, quello standard (due schermi e niente pubblicità) da 12,99 euro al mese e, infine, quello premium da 17,99 euro al mese (che consente di fruire di tutti i contenuti di Netflix senza limiti e senza pubblicità su quattro dispositivi contemporaneamente).

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Chi dovrà pagare di più

Tradotto: gli abbonati ‘di primo ingresso’ saranno in questo modo chiamati a pagare una somma maggiore rispetto a quella di cui potevano usufruire prima o, altrimenti, dovranno adeguarsi all’abbonamento in cui sono previsti interventi pubblicitari all’interno del contenuto. E che, a differenza di quello base, non consente il download per la visione di film e serie tv off-line). Una nuova strategia, insomma, dove non è prevista una quarta offerta ma viene, al contrario, eliminata quella ‘base’, che prevedeva la fruizione dei contenuti della piattaforma in alta definizione soltanto da un dispositivo alla volta: un cambiamento che, come già sottolineato, ha avuto inizio a giugno 2023 - coinvolgendo gli utenti statunitensi e canadesi - ma che ora travolge anche l’Italia per fare ‘nuovamente i conti’ con le spese mensili e annuali di questo servizio. Negli ultimi anni infatti, i servizi di streaming on demand (vale a dire che permettono di scegliere quando usufruire di un determinato contenuto) stanno attraversando un momento di profondo cambiamento e il processo di trasformazione del prezzario si conferma, così, sempre più frequente: anche per questo non si possono ancora escludere ulteriori rincari.