Mercoledì 24 Aprile 2024

"Nessuna irregolarità nella gestione di Ubi" Assolti Bazoli e Massiah

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Il banchiere Giovanni Bazoli (nella foto) e l’ex consigliere delegato di Banca Ubi, acquisita poi da Intesa, Victor Massiah, sono stati assolti nel processo su presunte irregolarità nella gestione della banca. Erano accusati di traffico di influenze illecite e ostacolo alle autorità di vigilanza.

Il processo a Bergamo su presunte irregolarità nella passata gestione di Ubi Banca, poi incorporata da Intesa Sanpaolo, si è chiuso con 29 tra assoluzioni e proscioglimenti per prescrizione e una condanna a un anno e sei mesi per l’imputato Franco Polotti, già presidente del consiglio di gestione di Ubi Banca.

Il tribunale ha assolto anche Intesa Sanpaolo, che era subentrata nel processo al posto della incorporata Ubi Banca, imputata per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.

In requisitoria il pm Paolo Mandurino aveva chiesto 26 condanne che andavano da un massimo di 6 anni e 8 mesi a un minimo di 1 anno e 2 mesi e 4 assoluzioni, più quella della banca. Tra le richieste di assoluzione c’era anche quella per Francesca Bazoli, figlia del banchiere Giovanni ed ex componente del consiglio di sorveglianza di Ubi Banca (poi effettivamente assolta).

I reati contestati erano ostacolo all’autorità di vigilanza (Banca d’Italia e Consob) e illecita influenza in assemblea, in relazione all’assise del 20 aprile 2013 di Ubi Banca. Solo a 4 dei 30 imputati erano contestati entrambi i reati: Giovanni Bazoli, Emilio Zanetti, Andrea Moltrasio e Victor Massiah.

In fase di repliche il pm Mandurino ha detto che il reato di illecita influenza in assemblea si era prescritto nel giugno scorso e ha quindi chiesto il proscioglimento degli imputati cui era contestato solo questo reato (14 in tutto).

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