Martedì 16 Aprile 2024

Negozi a rischio chiusura? L’app Liuu porta liquidità

Piattaforma di crowdliquidity sviluppata dalla bergamasca Isabella Sorace

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di Stefano Vetusti

Presti denaro a un’attività commerciale e ottieni in cambio un prodotto o un servizio a prezzo scontato da acquistare in futuro. Si tratta del crowdliquidity, con cui un gruppo di persone decide di aiutare un’attività che si trovi in una situazione di difficoltà temporanea. Un bar, un negozio, un ristorante al quale magari sei affezionato, che non vorresti veder chiudere. Su questa idea è nato il primo portale al mondo di crowdliquidity. Si chiama "Liuu", abbreviazione di "lift us up" che significa tiraci su (www.liuu.world). È stato messo a punto durante il periodo di lockdown da un giovane gruppo di consulenti finanziari ispirati da Isabella Sorace, 31 anni, bergamasca. L’obiettivo è offrire uno strumento in più per salvare il commercio, le piccole attività più a rischio, assediato dalla crisi.

"In pratica – spiega Sorace – abbiamo preso l’essenza del più noto crowdfunding, e cioè la comunità che finanzia un progetto innovativo, adattandolo al periodo che stiamo vivendo e alla drammatica crisi di liquidità che affligge in particolare alcuni settori, come il commercio al dettaglio, la ristorazione e gran parte del mondo hospitality, che hanno subito un drastico calo di vendite".

Il modello di business è quello dell’"acquisto solidale anticipato" che garantisce alle imprese una nuova linea di liquidità per coprire i costi di struttura e di stipendi, e permette al consumatore di aiutarle ottenendo servizi e prodotti a prezzi di vantaggio, che potrà utilizzare a partire da una data futura.

"Che sia una pizzeria, un bar, una gelateria o un albergo, tutti noi abbiamo una mappa personale di luoghi del cuore: i nostri posti speciali che ci accolgono magari per un caffè, una pizza e una serata tra amici, un viaggio indimenticabile", dichiara Gregory Brown, co-founder di Liuu e It.

La prima campagna di raccolta attiva su Liuu è della storica gelateria artigianale fiorentina "I Gelati del Bondi", con sede nel cuore della città, fondata da Vetulio Bondi nel 1982. Bondi è famoso anche all’estero per l’instancabile attività di formazione che porta avanti tra America e Asia, è presidente dei Gelatieri artigiani fiorentini, ha vinto numerosi riconoscimenti a livello nazionale. "Abbiamo perso il 90% degli incassi", ha detto di recente con amarezza, lasciando trasparire la possibilità di una chiusura definitiva entro la fine di ottobre se la situazione non cambierà. La sfida della storica gelateria è raccogliere 75mila euro per poter superare questa fase drammatica. Nel centro storico di Firenze, come in altre città d’arte italiane, tante attività commerciali non hanno ancora riaperto dopo la fine del lockdown. Un’indagine di Confcommercio stima che circa il 30% potrebbe chiudere definitivamente. "Ho deciso di appoggiarmi a Liuu – dice Bondi – per cercare di superare quest’anno particolarmente difficile. Chi risponderà alla campagna di raccolta potrà avere in cambio un gelato qui in negozio da me, oppure un piccolo corso che insegni a fare un ottimo gelato artigianale in casa. E anche uno spazio del mio negozio: chi vorrà potrà mandarmi una sua fotografia, così che io possa ringraziare e dare un volto a tutti coloro che aderiranno alla raccolta".

I fondi raccolti sulla piattaforma Liuu vengono erogati ogni settimana alle imprese che aderiscono. L’uso dell’applicazione è gratuito per i sostenitori, così come gratuita è l’apertura di una campagna per i commercianti, per i quali è prevista una commissione per ogni transazione ricevuta tramite la piattaforma. "Abbiamo pensato, ideato e sviluppato Liuu con un obiettivo preciso: salvare quante più attività commerciali dal momento di crisi che stiamo vivendo", conclude Isabella Sorace.

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