Sabato 19 Luglio 2025
JESSICA CASTAGLIUOLO
Economia

Nasce ’Young factor Europe’, economia per le nuove generazioni

Insieme a Milano i governatori delle banche d’Italia, Olanda, Francia, Spagna, Germania e Portogallo. L’obiettivo: tenere a battesimo il nuovo progetto di educazione finanziaria dell’Osservatorio Giovani-Editori

Da sinistra, Mario Centeno, Joachim Nagel, Klaas Knot, Andrea Ceccherini, Fabio Panetta e François Villeroy de Galhau

Da sinistra, Mario Centeno, Joachim Nagel, Klaas Knot, Andrea Ceccherini, Fabio Panetta e François Villeroy de Galhau

Roma, 19 giugno 2025 – Sei governatori europei, Mario Centeno, José Luis Escrivà, Klaas Knot, Joachim Nagel, François Villeroy de Galhau e Fabio Panetta – rispettivamente a capo delle banche centrali di Portogallo, Spagna, Paesi Bassi, Germania, Francia e Italia – hanno tenuto a battesimo Young Factor Europe, il nuovo progetto digitale e gratuito di educazione economica e finanziaria europeo. È accaduto a Milano, Palazzo Mezzanotte, durante la seconda giornata del convegno Young Factor: un dialogo tra giovani, economia e finanza, promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori con Intesa Sanpaolo.

A interrogarli, giornalisti ma anche 360 studenti europei che partecipano alla tre giorni. Al centro, l’Europa, con le sue luci, ma anche con le sue ombre. Tra queste, la frammentazione, con un’unione finanziaria che fatica a compiersi: “Stiamo assistendo a un consolidamento domestico delle banche, ma ci sono poche operazioni transfrontaliere. Gli istituti hanno bisogno di fare investimenti su ampia scala, ma esistono ancora limitazioni, anche normative", ha detto Escrivà, ponendo l’accento sulla necessità di banche paneuropee. L’eccessiva burocrazia e la frammentazione “trattiene lo sviluppo” anche secondo Knot, che aggiunge: “Forniamo servizi in un mondo sempre più integrato e internazionale: gran parte di questi potrebbero però essere forniti a livello europeo e non nazionale”.

Ancora, il tramonto del multilateralismo: "Le organizzazioni internazionali hanno perso la loro rilevanza. Siamo sempre più in un sistema multipolare, dove contano i rapporti di forza, non l’interesse collettivo, e i rapporti di forza si misurano, spesso, con la guerra», dice Panetta. In questo scenario, il dibattito è anche attraversato da un forte richiamo ai valori europei: «Il mondo è più pericoloso, e l’ovvio rischia di essere meno ovvio. L’Europa si fonda sulla diversità, questa è una ricchezza. Non siamo un continente perso: è meglio essere europei che americani oggi”, chiosa Villeroy de Galhau, secondo il quale la sovranità del Vecchio Continente ha due gambe, “economia e difesa”.

A proposito dell’incremento della spesa in Difesa, è intervenuto anche Nagel, secondo il quale sono necessari "interventi straordinari per rendere il continente più sicuro. Se il debito è una soluzione temporanea, occorre tornare al patto di stabilità”. Sull’argomento è intervenuto anche il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, che ha detto: “Far vertere tutto il dibattito sulla trasformazione delle fabbriche in strumenti di preparazione delle armi è una cosa con cui io non riesco a sentirmi a mio agio”.

Nella scala delle priorità, in particolar modo in Italia, secondo Messina, ci sono gli stipendi: "Considero la correlazione dogmatica dello stipendio con la produttività una scusa per non aumentare gli stipendi; quando un’azienda supera un determinato livello di utile, credo che non sia socialmente equo non dare aumenti ai lavoratori”, ha detto il ceo. A chiudere la giornata, il presidente dell’Osservatorio Andrea Ceccherini, che ha preso la parola per sottolineare: “I governatori hanno dato un esempio di cosa significa essere uniti. Questa è l’Europa che vogliamo”. Un’Europa che, fil rouge dell’incontro, riparta dalle nuove generazioni. Ceccherini annuncia così la nascita di Young Factor Europe, progetto digitale e gratuito di educazione economica e finanziaria che mira ad “avvicinare due mondi che nel tempo si erano allontanati tra loro (le nuove generazioni e il mondo della finanza, ndr), chiedendo a ciascuno di fare la propria parte, per riuscire insieme a fare la differenza”, conclude Ceccherini.