Martedì 16 Aprile 2024

Mutui prima casa: si abbassa l'età di chi richiede

Per i finanziamenti relativi all'acquisto della casa aumentano durata e importo medio

Mutui e prestiti, estinzione anticipata: scatta il rimborso dei costi accessori

Mutui e prestiti, estinzione anticipata: scatta il rimborso dei costi accessori

Milano, 6 gennaio 2023 – Aumenta la durata dei mutui. Una tendenza che riguarda soprattutto i giovani che tendono ad allungare e a frazionare maggiormente i prestiti che utilizzano per acquistare un'abitazione. Una situazione che appare come la diretta conseguenza per far fronte all'attuale situazione congiunturale che ovviamente si sta riflettendo anche sull'andamento del mercato immobiliare. Continua a essere la "prima casa" l'investimento immobiliare più rilevante in termini quantitativi e dimostra come anche le nuove generazioni abbiano tra i principali obiettivi proprio l'investimento nel mattone. Definendo l'identikit dell'acquirente emerge che l'età media dei sottoscrittori di mutui, seppur di poco, sta diminuendo grazie anche alle misure normative attualmente in vigore e che agevolano l'accesso al credito soprattutto per le nuove generazioni.

La situazione dei mutui

Secondo le analisi condotte da Kìron Partner SpA su base dati interna, a livello nazionale la durata media del mutuo passa da 24,7 anni del 2021 a 26 anni del 2022. Segmentando per fasce di durata, emerge che il 78,8% dei mutui ha una durata compresa tra 21 e 30 anni (72% nel 2021) e il 21,2% si colloca nella fascia 10-20 anni (27,9% nel 2021), mentre i prestiti ipotecari di durata inferiore a 10 restano residuali. Nel primo semestre 2022 l’importo medio di mutuo erogato sul territorio nazionale si attesta a 120.100 Euro, in aumento rispetto al 2021 (+5%).

L'aspetto anagrafico

L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo nella prima parte del 2022 è di 38,9 anni (40 anni nel 2021) con una concentrazione nella fascia 18-34 del 38,3% rispetto al 35,6% del 2021, e nella fascia da 35-44 anni del 34,7% rispetto al 34,8% dello scorso anno. “Confrontando i dati dei primi nove mesi del 2022 con l’analogo periodo 2021 – afferma Renato Landoni, presidente Kìron Partner SpA – si può notare come le misure a vantaggio degli under 36 in Italia abbiano funzionato. Hanno impattato sull’età media del mutuatario che è scesa in virtù dell’incremento nella fascia d’età più giovane, 18-34 anni. Allo scopo di mitigare l’aumento dei tassi di interesse si sono scelte durate più lunghe che di conseguenza hanno così premesso di ricevere finanziamenti più alti.

L’acquisto della prima casa, conclude, rimane la motivazione principale per la quale si sottoscrive un mutuo e rappresenta il 94,4% del totale delle richieste (nel 2021 era del 87,6%), la seconda casa resta al 2,1% come nel 2021, e sostituzione o surroga scendono all’1,8%. Coloro che scelgono un finanziamento per costruzione o ristrutturazione rappresentano lo 0,9% e le restanti finalità di consolidamento o liquidità rappresentano solo l’1,2% del totale”.  

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