ANDREA ROPA
Economia

Mutui, boom delle rinegoziazioni. Allarme credito per le imprese

Volano a 17,4 miliardi nei primi 9 mesi dell’anno, contro i 5,1 del 2022. Dall’Abi la ‘Guida’ al Fondo di solidarietà

Banche, imprese e credit crunch
Banche, imprese e credit crunch

Roma, 5 novembre 2023 – Dieci rialzi consecutivi dei tassi d’interesse in soli 14 mesi, per un totale di 450 punti base. Un record. Se da un lato la cura da cavallo della Bce per riportare l’inflazione sotto la soglia del 2% comincia a dare i primi frutti, dall’altro ha provocato pesanti contraccolpi a carico di imprese e famiglie. I numeri parlano chiaro: tra l’agosto di quest’anno e quello del 2022, segnala la Cgia di Mestre, i crediti concessi dalle banche alle aziende italiane sono diminuiti del 7,7%. In particolare, la riduzione dei finanziamenti alle realtà imprenditoriali con meno di 20 addetti è stata dell’8,7%, mentre quelle di dimensione superiore hanno subito un taglio del 7,5%. In termini assoluti la contrazione è di 55,8 miliardi.

Nello stesso tempo, segnala il Centro studi di Unimpresa, i tassi d’interesse praticati dalle banche italiane alle imprese sono tornati al livello dell’era Lehman-subprime. Lo scorso agosto, al picco degli ultimi mesi, la media dei tassi sui finanziamenti bancari destinati alle aziende, quelli fino a 1 milione di euro, ha raggiunto il 5,62%, che si confronta con il 6,47% di ottobre 2008 (l’era dei mutui subprime americani) e il 5,99% di dicembre 2007 (poco dopo la bufera scatenata dal fallimento di Lehman Brothers).

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La stretta monetaria ha portato anche a un boom delle rinegoziazioni dei mutui. Nel tentativo di mettersi al riparo dai rincari delle rate, infatti, le famiglie hanno richiesto allungamenti del piano di ammortamento dei finanziamenti, passaggi da variabile a fisso e revisioni del tasso di interesse. Nei primi nove mesi del 2023, conferma l’Abi, l’ammontare dei contratti rinegoziati è stato di 17,4 miliardi, contro i 5,1 miliardi dello stesso periodo del 2022. Indicativa anche la proporzione internazionale: nel periodo gennaio-settembre 2023, a fronte di un valore per l’Italia del 34,4%, l’incidenza delle rinegoziazioni sul totale delle nuove erogazioni nell’area dell’euro è stata del 24,4%.

Un gap di dieci punti percentuali che segnala il disagio delle famiglie italiane, in evidente difficoltà con le rate del mutuo. Per venire loro in soccorso l’Abi ha messo a punto una nuova ‘Guida‘ al Fondo di solidarietà elaborata con le banche e le Associazioni dei consumatori. Il documento si concentra soprattutto sul Fondo di solidarietà per i mutui relativi all’acquisto della prima casa, il cosiddetto Fondo Gasparrini, strumento che vede le istituzioni pubbliche e le banche collaborare su misure straordinarie di cui avvalersi in caso di necessità.

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