Google, in arrivo multa record da 4,3 miliardi per Android

E' la più alta mai inflitta dalla Commissione Ue. "Ha abusato della posizione dominante del suo sistema operativo". Il colosso del web ha 90 giorni per mettere fine alle pratiche anticoncorrenziali o rischia di pagare nuove sanzioni. Il Ceo: "Forse in futuro dovremo far pagare i costrutti di smartphone per avere Android"

Google (Ansa)

Google (Ansa)

Bruxelles, 18 luglio 2018 - Nuova multa record per Google dalla Commissione Ue, la più alta mai inflitta: dovrà pagare 4,3 miliardi di euro per aver abusato della posizione dominante del suo sistema operativo Android. Lo fa sapere Bruxelles, confermando le indiscrezioni di stampa rilanciate per prima da Bloomberg. Nel dettaglio, la sanzione sarà inflitta al colosso del web per aver imposto "restrizioni illegali" ai produttori di apparecchi Android e operatori di telefonia mobile per consolidare la sua posizione dominante nel campo della ricerca web. La Commissione Ue lancia poi un ultimatum a Google. La Commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager spiega che Mountain View "ha 90 giorni di tempo per mettere fine alle pratiche anticoncorrenziali. Se non si adeguerà, l'azienda rischia di pagare una penale del 5% del fatturato di Alphabet", la casa madre. L'anno scorso la Ue inflisse a Google una multa, già record, di 2,4 miliardi di euro per aver favorito il suo servizio di comparazione di prezzi Google Shopping a scapito degli altri competitor. 

Il caso Android è nel mirino di Bruxelles dal 2015. Dopo un anno di indagini, nel 2016 Google fu accusata formalmente di aver obbligato i produttori di smartphone, come Samsung o Huawei, a pre-installare Google Search e a settarlo come app di ricerca predefinita o esclusiva. Per Bruxelles, Google ha anche offerto incentivi finanziari ai produttori e agli operatori di reti mobili a condizione che installassero esclusivamente Google Search sui loro apparecchi. Questo allo scopo di consolidare e mantenere la sua posizione dominante. Per quanto riguarda la multa inflitta lo scorso anno per Google Shopping, l'azienda ha fatto ricorso alla Corte di Giustizia della Ue. 

LA REPLICA DI GOOGLE - "Android ha creato più scelta per tutti, non meno - commenta un portavoce di Google dopo la decisione della Commissione Ue - : un ecosistema fiorente, innovazione rapida e prezzi più bassi sono le caratteristiche classiche di una forte concorrenza. Faremo appello contro la decisione della Commissione".

In un secondo momento, il Ceo di Google Sundar Picha lascia intendere che in futuro la società potrebbe far pagare i costruttori di smartphone per avere Android. "Finora il business model di Android ha fatto sì che non abbiamo dovuto far pagare ai produttori di telefoni la nostra tecnologia - scrive Pichai - Ma siamo preoccupati che la decisione di oggi possa turbare l'equilibrio raggiunto con Android e che invii un segnale preoccupante a favore dei sistemi proprietari rispetto alle piattaforme aperte".

 

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