
Matteo Salvini, 52 anni, vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega
Siena, 2 luglio 2025 – “Sono contento di vedere che Mps sia al centro della scena economico-finanziaria italiana, mentre altri avevano provato a svenderla, pensando di farne uno spezzatino, chiudendo sportelli e rottamando i dipendenti”. Non fa giri di parole il vicepremier, Matteo Salvini, a pochi giorni dal lancio sul mercato dell’Ops di Siena su Mediobanca. “È la più antica banca del mondo e sono contento perché la Lega ai tempi era probabilmente l’unica che credeva che il Monte dei Paschi di Siena avrebbe potuto dar vita a un terzo polo bancario – sottolinea il ministro –. Adesso cresce, fa utili, apre, investe ed è attrattiva. Sono contento per i senesi, per i toscani, per gli italiani perché è un simbolo: è una banca che la sinistra aveva fatto di tutto per smantellare e invece torna a essere protagonista”.
Sull’indagine della procura di Milano che sta passando al setaccio la cessione del 15% delle azioni del Monte da parte del Mef avvenuta a novembre, Salvini, che in passato aveva lanciato proprio da Siena, in piazza Salimbeni, l’idea di scommettere sul Monte nell’ottica di un terzo polo bancario nazionale, non ha dubbi: “Le inchieste non mi preoccupano a prescindere”.
Immediata la replica di Benedetto Della Vedova, parlamentare di +Europa: “Il vicepresidente del Consiglio e leader della Lega ha oggi certificato, non che ce ne fosse bisogno, che la scalata di Mps su Mediobanca è un’operazione politica di marca leghista”. E ancora: “Giorgetti, primo azionista del Monte con il Mef, sta usando il golden power in modo strumentale per ostacolare UniCredit e favorire la scalata. Il ministro ha gestito il collocamento recente del 15% di Mps con una procedura come minimo anomala a beneficio dei soci della banca senese – evidenzia –, che hanno lanciato insieme al Tesoro l’Ops su piazzetta Cuccia. Ora prenda subito le distanze da Salvini, segretario del suo partito”.
Critico anche il senatore Mario Turco, vicepresidente del M5S: “Non serviva la dichiarazione di Salvini a far emergere ciò che è chiaro a tutti. Il governo Meloni sta usando Mps come cavallo di Troia per entrare nel sancta sanctorum della finanza, ovvero Mediobanca e Generali, in alleanza con la cordata capitolina del gruppo Caltagirone”.
Intanto ieri a Piazza Affari il titolo di Mps ha ceduto il 2,41% a 7,04 euro. Rocca Salimbeni è in attesa del via libera della Consob al prospetto informativo sull’offerta pubblica di scambio lanciata lo scorso 24 gennaio su Mediobanca. Chiusura pesante per l’istituto di Piazzetta Cuccia che, dopo il collocamento del 3,5% del capitale da parte di Banca Mediolanum, ha lasciato sul campo il 4,21% a 18,9 euro.