Movyon, un polo tecnologico per la mobilità

Lo spin off tech di Autostrade per l’Italia investirà 100 milioni nello sviluppo di soluzioni digitali per le infrastrutture e i trasporti

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di Giulia Prosperetti

Autostrade Tech cambia nome e amplia i propri orizzonti. Con la presentazione di Movyon, il nuovo operatore per la mobilità dedicato allo sviluppo di soluzioni digitali per il settore delle infrastrutture e dei trasporti, Autostrade per l’Italia aggiunge un altro tassello fondamentale all’attuazione del nuovo piano industriale del Gruppo. Un piano che – come ha spiegato ieri l’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi – è "basato su innovazione tecnologica e digitale, sviluppo della mobilità elettrica e visione sostenibile, rilancio degli investimenti e delle attività di manutenzione, valorizzazione dei talenti e delle competenze" con l’obiettivo di "trasformare la principale concessionaria autostradale italiana in un operatore integrato di mobilità di livello europeo e internazionale".

Sotto la guida dell’ad Lorenzo Rossi la nuova società nata dall’esperienza di Autostrade Tech – spin off della ricerca e dell’innovazione di Aspi avviato nel 2009 e che conta già oggi oltre 150 professionisti impegnati nel campo dell’ingegneria e la tecnologia – punta a essere un polo tecnologico dedicato alle infrastrutture che va oltre i confini del settore autostradale. Tra le soluzioni offerte da Movyon figura lo sviluppo di sistemi digitali per l’analisi e la gestione dei flussi di traffico; architetture hardware e software per il monitoraggio delle infrastrutture e sistemi per la gestione dei mezzi pesanti e del trasporto di merci pericolose; sviluppo di nuovi prodotti smart per la mobilità con interfacce user friendly per velocizzare il passaggio alla stazione autostradale. Ma anche soluzioni per la città e i veicoli (smart city e smart roads) che puntano a dotare strade e autostrade di tecnologie avanzate che consentano la migliore organizzazione degli spostamenti urbani e un dialogo autostrada-veicolo, all’insegna del comfort e della sicurezza.

Movyon investirà 100 milioni di euro in innovazione tecnologica e raddoppierà il numero dei propri dipendenti nei prossimi tre anni. Nell’ 80% dei casi i nuovi assunti saranno ingegneri, fisici e matematici con un’età media di 40 anni. Sotto il profilo finanziario l’obiettivo è raddoppiare il fatturato a 200 milioni al 2024. "Passiamo da Autostrade Tech, un laboratorio tecnologico sulle Autostrade, a un’azienda che vuole mettere su on l’interruttore della mobilità sostenibile. Lo scopo primario è aprire questo laboratorio al mercato, anche al di fuori dell’Autostrada, a tutti i soggetti che hanno bisogno di tecnologia. Riteniamo, infatti, che questa tecnologia ‘invisibile’ che funziona ed è altamente performante sia di estrema utilità per la ripartenza Paese. Una tecnologia sperimentata e ingegnerizzata sui 3mila chilometri della rete di Aspi, il laboratorio a cielo aperto più vasto di Europa, che mettiamo ora a disposizione di tutti per applicazioni diverse".

E le possibili applicazioni sono molteplici. Per fare alcuni esempi, la stessa tecnologia con cui in autostrada si alza la sbarra al casello o il sistema di rilevamento targhe usato dal sistema Tutor potranno essere usati per regolamentare gli accessi alle ztl in ambito urbano gestendo il tutto attraverso un’app. Parlando sempre di Smart City le tecnologie offerte da Movyon, grazie un’unica sala di controllo centralizzata, consentiranno alle amministrazioni locali di prevedere la formazione di code ai semafori e di zone congestionate così come di tenere sotto controllo il riempimento dei cassonetti.

Sul fronte autostradale una novità interessante riguarda l’introduzione a partire da giugno della ‘tariffazione dinamica’, un sistema che, analizzando in tempo reale flussi e tempi di percorrenza, permetterà agli utenti di ricevere rimborsi sul pedaggio in caso di rallentamenti durante il viaggio.

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