Moody's: Pil meglio del previsto. "Ma l'Italia mancherà gli obiettivi fiscali"

La società Usa: momento troppo difficile, le misure annunciate in campagna elettorale non sono all'ordine del giorno

Roma, 12 novembre 2022 - Contesto economico 2023 difficile: per questo secondo Moody's "il nuovo governo" Meloni "mancherà i suoi obiettivi fiscali, poiché l’inverno 2023-24 accuserà notevoli venti contrari alla crescita economica". Lo afferma una ‘credit opinion’ sul credito sovrano italiano della società americana.

"Ecco perché l'Italia mancherà gli obiettivi fiscali"

A proposito della Nadef, Moody’s conferma che l’obiettivo di disavanzo 2023 sia "sostanzialmente superiore a quanto previsto dal governo Draghi a settembre (4,5% del Pil contro il 3,4%), ma le misure più costose proposte in campagna elettorale, che comporterebbero disavanzi di bilancio più elevati, non sono all’ordine del giorno nel 2023".

Nella stessa nota Moody’s vede per l’Italia quest’anno una "performance economica migliore del previsto, sempre vincolata comunque all’approvvigionamento energetico". La società Usa spiega di aver rivisto al rialzo la previsione sul Pil della penisola per il 2022 al 3,7% dal precedente 2,7%. Giovedì l’agenzia di rating aveva invece abbassato le stime sul prodotto interno lordo dell’eurozona per l’anno prossimo, portando le previsioni per l’Italia a un calo dell’1,4%. 

"Italia in ritardo sul piano degli investimenti per Pnrr"

Aggiunge Moody's sul credito sovrano italiano a proposito delle erogazioni Ue per il Pnrr: l’esecuzione dei piani di investimento in Italia è in ritardo e la Nadef mostra che entro la fine del 2022 sarà stato speso meno dell’1% del Pil rispetto a un obiettivo iniziale dell’1,7%. La società di rating ricorda che Bruxelles ha erogato 21 miliardi dopo che l’Italia ha raggiunto tutti i traguardi e gli obiettivi previsti per la prima metà del 2022 con il governo Draghi, con due soli obiettivi in ritardo legati alla legge sulla concorrenza "tra cui una liberalizzazione dei prezzi al dettaglio del gas che potrebbe rivelarsi politicamente difficile nel contesto dell’attuale crisi energetica e potrebbe ritardare l’erogazione della prossima tranche", scrive Moody’s. Il nuovo governo comunque "ha manifestato la propria disponibilità a seguire il piano disegnato dal governo Draghi, anche se è ancora possibile qualche tentativo di rinegoziazione" sul Pnrr "in particolare per tenere conto dell’aumento dei prezzi", afferma la società statunitense. "Sebbene non facciano parte della nostra previsione di base, trasferimenti" per il Pnrr "inferiori alle attese nell’intero periodo del programma metterebbero sotto pressione gli investimenti", soprattutto in un quadro come l’attuale di inflazione elevata, conclude Moody’s. 

L'analisi di Moody's sull'Italia
L'analisi di Moody's sull'Italia