Martedì 23 Aprile 2024

Monrif torna in utile. I ricavi crescono del 5,6%

Emerge dalla relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2022 approvata dal cda

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Bologna – Un utile consolidato di 0,5 milioni, rispetto alla perdita consolidata di 3,1 milioni registrata al 31 dicembre 2021. E’ quanto emerge in termini di risultato netto delle attività in funzionamento dalla relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2022 approvata dal cda di Monrif, holding che detiene partecipazioni nel settore editoriale (QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, la Nazione, Il Giorno), stampa (con Poligrafici Printing, quotata all’Euronext Growth Milan), pubblicitario, new media e dell’ospitalità.

I ricavi consolidati sono pari a 157,9 milioni rispetto a 149,5 milioni del precedente esercizio, con un incremento del 5,6%. I costi operativi sono pari a 89,6 milioni. Si registra un incremento di 6,2 milioni (+7,5%) da imputarsi ai maggiori costi derivati dalla ripresa dell’attività alberghiera, a cui si sommano la forte crescita del costo delle materie prime (+5,7 milioni, con un incremento di circa il 50% rispetto al 31 dicembre 2021) e dei costi energetici (+2,5 milioni, con un costo quasi raddoppiato rispetto al 2021).

Il costo del lavoro è in diminuzione di 0,8 milioni (-1,3%) Il margine operativo lordo consolidato è di 15,1 milioni, contro i 12,2 milioni registrati al 31 dicembre 2021. In relazione al risparmio sul costo del lavoro, Monrif evidenzia come nel corso dell’esercizio siano uscite in prepensionamento 23 unità tra impiegati, operai e giornalisti.

La posizione finanziaria netta consolidata calcolata al netto dell’effetto rappresentato dall’Ifrs 16 evidenzia un indebitamento di 54,6 milioni rispetto a 55,2 milioni del 31 dicembre 2021. La posizione finanziaria netta calcolata secondo la raccomandazione Esma evidenzia un indebitamento di 90,8 milioni rispetto l’indebitamento di 96,3 milioni al 31 dicembre 2021.

Diventano di fondamentale importanza i sostegni che il Governo ha stanziato a favore della editoria per supportare l’andamento in un contesto sfavorevole, dove i bassi margini sono azzerati dall’incremento dei costi di produzione.

Per quanto riguarda il settore alberghiero, sono inoltre in corso valutazioni su diverse strutture nelle piazze più importanti in Italia, grazie anche alle risorse finanziarie rese disponibili dalla cessione dell’Hotel Royal Garden.

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