Treni a idrogeno. Coradia Stream debutta in Valcamonica

Treni a idrogeno. Coradia Stream debutta  in Valcamonica
Treni a idrogeno. Coradia Stream debutta in Valcamonica

Entrerà in servizio sulla Brescia-Iseo-Edolo tra fine del 2024 e inizio del 2025 il primo treno a idrogeno commissionato ad Alstom da Trenord. Il convoglio, presentato all’Expo Ferroviaria di Milano Rho è il primo di una serie di sei commissionati per il progetto ‘H2iseÒ, prima valle italiana dell’idrogeno (Hydrogen Valley). Si tratta di un Coradia Stream, che risponde all’obiettivo europeo di ridurre del 100% le emissioni di CO2 entro il 2050.

Il convoglio, il primo in Italia nel suo genere, è dotato di celle a combustibile a idrogeno e ha una capacità totale di 260 posti a sedere con autonomia superiore a 600 km. Il Coradia Stream a idrogeno potrà viaggiare sulle linee non elettrificate in sostituzione dei treni diesel. È stato creato e prodotto negli stabilimenti Alstom in Italia, coinvolgendo il sito di Savigliano (Cuneo) per lo sviluppo, la certificazione, la produzione e il collaudo, il sito di Vado Ligure (Savona) per l’allestimento della motrice, il sito di Sesto San Giovanni (Milano) per i componenti e il sito di Bologna per lo sviluppo del sistema di segnalazione.

Ma l’obbiettivo dichiarato di Ferrovie Nord Milano e soci è quello di fornire il vettore energetico anche ad altre utenze, a partire da 40 nuovi bus a fuel cell che verranno operati dalla stessa FNM, per arrivare in un secondo momento anche a insediamenti industriali hard-to-abate della regione.

I tre impianti di produzione e stoccaggio di idrogeno previsti da questa iniziativa, la cui realizzazione è stata appaltata nei mesi scorsi, saranno infatti in grado di generare un quantitativo di H2 pari a circa 800 Kg al giorno, che dovrebbe essere (al netto di una verifica dei consumi effettivi dei Coradia a fuel cell di Alstom, che dovrà essere svolta sul campo) di circa il 30-40% superiore al fabbisogno dei treni, e questo perché il progetto nasce con l’idea di poter alimentare altre utenze. Il primo impianto di produzione a entrare in funzione sarà quello di Iseo, basato sulla tecnologia di steam reforming del biometano.

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