Sostenibilità: la rotta strategica di Fincantieri

Sostenibilità  La rotta  strategica  di Fincantieri

Sostenibilità La rotta strategica di Fincantieri

Forte impegno nella sostenibilità e accelerazione nella transizione energetica. È questo il quadro emerso dall’investor day di Fincantieri, svoltosi lo scorso mercoledì 10 maggio, in cui è stato presentato il Piano Industriale 2023-2027 del Gruppo con sede a Trieste.

Se, da un lato, la strategia green di Fincantieri risponde alla ricerca e al graduale utilizzo di nuovi carburanti quali metanolo, ammoniaca, idrogeno e gas naturale liquefatto (lng), dall’altro traccia la rotta dell’investimento nei mercati emergenti legati alle energie rinnovabili, primo su tutti quello dell’eolico offshore.

Perno di questa strategia è Vard, la società norvegese che Fincantieri ha rilevato nel 2013. Nata come produttore di navi per servizi petroliferi, Vard ha intrapreso una un percorso di transizione che l’ha vede reindirizzare il suo business verso la costruzione di navi speciali per i parchi eolici galleggianti o a fondamenta fisse in prossimità delle coste.

Una riconversione che nasce dalla necessità, causa le crisi dell’oil sull’offshore, che si è trasformata in una formidabile opportunità, portando la società a diventare in breve tempo un player di riferimento del settore.

Il 9 maggio scorso, la controllata di Fincantieri ha firmato il contratto per la progettazione e la costruzione di due nuovi Commissioning Service Operation Vessel (CSOV) per North Star, società britannica leader nel settore delle navi a supporto delle infrastrutture che già aveva commissionato a Vard, nel 2021, quattro costruzioni SOV per il più grande parco eolico offshore del mondo, Dogger Bank, in Vietnam.

Le due nuove unità, il cui progetto è stato sviluppato appositamente per North Star, saranno consegnate all’armatore nella prima metà del 2025. A contraddistinguerle, oltre a uno scafo di ultima generazione, ottimizzato per garantire bassa resistenza, è la predisposizione alla propulsione a metanolo, uno dei combustibili low-carbon più promettenti al momento.

"Questo ordine ribadisce ancora una volta il contributo alla transizione energetica della navalmeccanica ad alta tecnologia del Gruppo Fincantieri. Ci affermiamo ulteriormente come partner di sviluppo della flotta di uno dei principali operatori del settore nelle energie rinnovabili" ha dichiarato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri. A fronte di una rapida crescita dell’offshore prevista nei prossimi anni, Fincantieri è pronta a farsi trovare lì dove il vento soffia più forte.

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