Mercoledì 18 Giugno 2025

Primavera al volante senza rischi. I consigli

Con l’arrivodella primavera, gli italiani tornano a muoversi di più, ma non è tutto sole e cieli azzurri. La stagione...

Gli sbalzi di luce possono cogliere impreparati, meglio avere sempre un paio di occhiali da sole a portata di mano Attenzione anche a frutti e resine che possono cadere sull’auto parcheggiata: difficile toglierli senza lasciare aloni

Gli sbalzi di luce possono cogliere impreparati, meglio avere sempre un paio di occhiali da sole a portata di mano Attenzione anche a frutti e resine che possono cadere sull’auto parcheggiata: difficile toglierli senza lasciare aloni

Con l’arrivodella primavera, gli italiani tornano a muoversi di più, ma non è tutto sole e cieli azzurri. La stagione è anche sinonimo di piogge improvvise, sbalzi di temperatura e parabrezza messi a dura prova. Se da un lato la natura si risveglia, dall’altro l’auto deve affrontare nuove sfide. Tra polline, insetti, fango e pioggia, la visibilità alla guida può peggiorare sensibilmente. E in tutto questo, i tergicristalli – spesso sottovalutati – diventano protagonisti silenziosi ma fondamentali per la sicurezza.

Secondo Parclick.it, app leader in Europa per la prenotazione di parcheggi, andrebbero cambiati ogni 12 mesi. In condizioni ottimali possono durare fino a due anni, ma già dopo un anno possono perdere efficacia, lasciando aloni e strisce sul vetro. Eppure, molti automobilisti ammettono di usarli ben oltre il dovuto. Partendo dai tergicristalli ecco allora alcuni consigli degli esperti di Parclick.it per affrontare al meglio la guida primaverile.

Gli sbalzi di luce possono cogliere impreparati: meglio avere sempre un paio di occhiali da sole a portata di mano. E occhio a usare i tergicristalli con il sole di fronte: se sono consumati, rischiate di trovarvi per qualche secondo completamente accecati.

Le piogge primaverili sono frequenti e spesso intense. Il rischio di incidente aumenta fino al 70% e la causa principale non è la scarsa aderenza, ma la visibilità ridotta. Se il parabrezza è rigato o scheggiato, e le spazzole lasciano scie d’acqua, la situazione peggiora.

Con l’aria più calda aumentano polveri sottili e pollini. Se piove, si mescolano e creano una patina fangosa sul vetro. Tergi usurati? Peggio ancora: invece di pulire, spalmano lo sporco. E chi soffre di allergie deve stare doppiamente attento: uno starnuto in auto a 80 km/h equivale a 45 metri di guida “al buio”. Controllare il filtro antipolline e fare attenzione ai farmaci che danno sonnolenza è d’obbligo.

Moscerini e mosche non mancano mai, e finiscono spesso spiaccicati sul parabrezza. Anche in questo caso, tergicristalli in forma e liquido lavavetri sempre pieno. E se un uccello colpisce il vetro? Niente panico, il parabrezza regge. Più fastidiosi, invece, i loro escrementi: meglio avere in auto uno spruzzino con acqua e sapone e un panno per intervenire subito. Erba alta, rami sporgenti e piante rigogliose rendono meno visibili curve, rotatorie e incroci. Soprattutto su strade secondarie o poco frequentate. Attenzione anche a frutti e resine che possono cadere sull’auto parcheggiata: difficile toglierli senza lasciare aloni.

Infine, i moderni sistemi di assistenza alla guida (come frenata automatica o mantenimento corsia) funzionano grazie a telecamere e sensori. Ma con la pioggia o un parabrezza sporco, anche loro vanno in crisi. Meglio pulirli spesso, soprattutto durante le soste.