
Si parla sempre più spesso di mobilità intelligente, che avvicina modelli che guardano a sostenibilità, digitalizzazione e sicurezza per varcare...
Si parla sempre più spesso di mobilità intelligente, che avvicina modelli che guardano a sostenibilità, digitalizzazione e sicurezza per varcare una nuova frontiera del trasporto cittadino. Serve per questo sempre più connessione tra i veicoli, le infrastrutture e gli utenti. Le tecnologie V2X (Vehicle-to-Everything) ad esempio oggi abilitano soluzioni che permettono ai veicoli di comunicare tra loro e con l’ambiente circostante, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale, l’efficienza del traffico e abilitare funzionalità come la guida autonoma.
A supporto di questo e ad aiutare l’evoluzione del V2X, arrivano le tecnologie 5G Advanced, che possono facilitare gli scenari ad esempio di guida automatizzata. Il Politecnico di Milano ha presentato, grazie a test e sperimentazioni, sei casi di applicazione di tecnologie V2X. Come progetti Smart Road e 5G, dove queste infrastrutture per una mobilità urbana sicura, con tecnologie V2X, impiegano le antenne 5G per la localizzazione di pedoni e ciclisti in aree senza GPS, per rendere le strade più sicure. Tra le innovazioni abbiamo gli pneumatici intelligenti, sviluppati tra gli altri dal Politecnico di Milano, dotati di sensori integrati che rilevano condizioni come l’aquaplaning e la pressione, le comunicano all’infrastruttura stradale, consentendo interventi di manutenzione predittiva.
Le tecnologie V2X sono state applicate alla sincronizzazione della velocità dei veicoli con i cicli semaforici e alla gestione delle corsie dinamiche con comunicazioni dirette ai mezzi di trasporto, consentendo inoltre il tracciamento di veicoli che trasportano merci pericolose. Un’ultima sperimentazione per adesso coinvolge la navigazione autonoma in galleria, grazie ai sistemi 5G-like.