Sabato 12 Luglio 2025
Egidio Scala
QN Mobilità

L’ultima frontiera della sicurezza: la cintura multi-adattiva che si adatta a persone e traffico

Da un quarto di secolo il Safety Center Volvo di Göteborg è all’avanguardia nella prevenzione degli incidenti

Poche case automobilistiche al pari di Volvo hanno messo al centro delle loro azioni la sicurezza. Correva l’anno 1959 quando la casa automobilistica svedese inventò l’antenato del crash test, poi arrivarono le cinture di sicurezza di serie a tre punti, la squadra Traffic Accident Research Team che dagli anni 70 studia gli incidenti realmente avvenuti su strada fino al Safety Center di Göteborg, inaugurato all’inizio del nuovo millennio, per crash test su auto e camion.

Un impianto sofisticato, con due rampe di lancio, di cui una può ruotare intorno al centro per simulare impatti ad angoli fino a 90 gradi e dopo si possono lanciare veicoli fino a 3,5 tonnellate di peso fino a 120 km/h contro barriere fisse, tra cui una dal peso di 850 tonnellate.

Grazie ai risultati acquisiti nel corso di questi test Volvo ha fatto scuola in materia di sicurezza introducendo gli airbag frontali, laterali, per le ginocchia che oltre a salvare molte vite hanno notevolmente ridotto le conseguenze degli urti.

L’ultima rivoluzione in materia di sicurezza è la nuova cintura di sicurezza multi-adattiva che garantisce una maggiore sicurezza per tutti i passeggeri nelle situazioni di traffico reale. Il suo debutto è previsto con la Volvo EX60 completamente elettrica che sarà presentata nel 2026. La cintura è stata progettata per garantire ai passeggeri una protezione ancora maggiore, grazie alla sua capacità di adattarsi alle condizioni del traffico e a chi la utilizza, sfruttando i dati raccolti in tempo reale dai sensori avanzati dell’auto.

La nuova cintura di sicurezza multi-adattiva può sfruttare i dati rilevati dai sensori interni ed esterni per personalizzare il livello di protezione, adattando le impostazioni in base alla situazione specifica e al profilo dei singoli occupanti e tenendo conto di fattori quali altezza, peso, corporatura e posizione del sedile. Ad esempio, un occupante di corporatura robusta coinvolto in un incidente grave beneficerà di una maggiore tensione della cintura per ridurre il rischio di lesioni alla testa.

Al contrario, in caso di incidente meno grave, un occupante di corporatura minuta vedrà ridursi la tensione della cintura per diminuire il rischio di fratture delle costole. Ciò è possibile grazie agli aggiornamenti software in modalità over-the-air, che garantiscono costanti miglioramenti delle funzioni a bordo dell’auto nel corso del tempo.