Giovedì 18 Aprile 2024

La colonna sonora di quel rombo senza tempo

Un ossimoro. Forse. Ma anche no, a pensarci bene. Perché la prima Ferrari interamente elettrica, attesa sul mercato nel 2025, cercherà filosoficamente di conciliare… gli opposti. Con ottima probabilità di riuscire nell’impresa, conoscendo le risorse della azienda di Maranello (vabbè, lo ammetto dolorosamente: con l’unica, cospicua eccezione delle prestazioni in Formula Uno, ehm ehm). Allora, il Drake mise nero su bianco che il complimento più bello glielo aveva fatto il maestro Herbert Von Karajan, direttore d’orchestra austriaco. Costui, amante della Grande Bellezza, gli scrisse di ritrovare nel rumore del motore 12 cilindri del Cavallino l’armonia perfetta delle partiture musicali. Ferrari come Mozart e Verdi. Anche come i Beatles, modernizzando il concetto. Ma come la mettiamo con la ronzante… silenziosità dell’elettrico totale? Cosa resterà del fragoroso fascino Ferrarista, quando una supercar italianissima sarà spinta dalle batterie? Ebbene, preparatevi. Anticipando un futuro non troppo lontano, la casa di Maranello ha depositato un brevetto (silenziosamente, per restare in tema) che consentirà all’acquirente del bolide ’full electric’ una relazione sentimentale, intima, antica con il rombo che non c’è più, in teoria, ma che nella pratica potrà esserci ancora. La Ferrari a batteria non solo sarà bellissima e su questo ci si può scommettere a prescindere. Sarà dotata di un dispositivo che farà da colonna sonora alla spettacolare progressione elettrica della velocità su strada. Perché è giusto investire sull’avvenire tecnologico, che è già qui. Ma non è mai sbagliato portare rispetto alla tradizione.

Soprattutto quando fa. ’Vrooom Vroom Vroom’.

 

 

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