Il GIMS Qatar ha riacceso i fari sul mondo dell’automotive, portando nel nome la tradizione di Ginevra. La kermesse traslocata a Doha, in attesa di tornare al Palexpo nel 2024 ha proposo 31 marchi automobilistici che hanno scelto di mettere in mostra le loro novità nell’unico padiglione dell’Exhibition and Convention Center nell’area più moderna della città. Difficile fare un paragone con il Geneva Motor Show, anche perché l’appuntamento di Doha, che sarà biennale, punta ad essere pienamente complementare alla kermesse svizzera in virtù dell’accordo tra Qatar Tourism e l’organizzazione del GIMS. Lo ribadisce Sandro Mesquita, ad dell’ente organizzatore: "Questo è il punto di arrivo di un lungo percorso. GIMS è una pietra miliare del mondo dell’auto, ha una lunga tradizione e rappresenta il luogo perfetto dove mostrare le grandi eccellenze e novità. Ginevra significava grandi novità, lo stesso vale per il GIMS e qui in Qatar diventa ancora più internazionale con due piattaforme, una a Doha e una in Svizzera: entrambe condividono le passioni per innovazione e per l’Automotive".
Camminando tra gli stand, che si mantengono in tutto e per tutto identici a quelli del Salone di Ginevra, colpisce la presenza dei marchi asiatici contrapposti al gigante Volkswagen che arriva in Qatar con il suo brand omonimo, con Porsche che continua i festeggiamenti per i 75 anni grazie alla 911 ST, alla Taycan e alla Mission X, con Audi ma sopratutto con Lamborghini che mette in mostra la Revuelto, belva plug-in hybrid da 1.015 CV accanto alla concept Lanzador che anticipa la prima elettrica in arrivo nel 2028. Audi invece mette al centro il prototipo di F1, schierando accanto le principali novità di gamma. Dal Giappone ecco Nissan e Infiniti, con Toyota che invece lascia la passerella ad una versione GR della sua Land Cruiser. Kia mette in mostra la Telluride e le elettriche EV6 ed EV9 a pochi passi dall’ampio spazio dedicato a Chery e ai suoi brand, tra cui Jaecoo. Debutta ufficialmente davanti al grande pubblico il nuovo brand Defender, all’interno della galassia JLR con l’iconico fuoristrada in tutte le sue declinazioni e il marchio Jaguar con SUV e l’elettrica I-Pace.
A pochi passi dal marchio britannico troviamo invece i SUV di Vinfast, la casa automobilistica vietnamita che punta a conquistare anche l’Europa. Si rivede anche Silk Sports Car (ex Silk-Faw), che in Italia ha lasciato l’amaro in bocca per il progetto fallito a Reggio Emilia mentre rimanendo in tema di supercar non si può non citare McLaren che porta al debutto regionale la 750S accanto all’Artura e alla Elva.
Gianluca Sepe
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