Milano in rally Borsa ai livelli pre pandemia

Piazza Affari tocca i massimi dal gennaio 2020. Gli analisti: "Merito di Draghi, è tornata la fiducia"

Migration

di Elena Comelli

L’orizzonte di Piazza Affari volge al sereno. La Borsa di Milano è tornata ai livelli di prima della pandemia, chiudendo in positivo anche ieri (+0,46) e sfiorando i 24mila punti, al livello di fine gennaio 2020. Grazie all’effetto Draghi sui listini e sugli spread, anche nei prossimi mesi la crescita è assicurata. Ne è convinto il 66% degli operatori Assiom Forex, che hanno preso parte al sondaggio di febbraio. Secondo questa netta maggioranza, Piazza Affari è destinata a mettere a segno rialzi nel corso dei prossimi sei mesi, rialzi che secondo il 63% saranno contenuti fra il 3 e il 10 per cento mentre per il rimanente 3% saranno in doppia cifra. Un mese fa guadagni erano attesi nel complesso dal 56% degli operatori. Rimane al 21% il campione di quanti attendono mercati stabili, mentre scende al 13% la percentuale di quanti si attendono ribassi.

"Nel mese di febbraio in Italia abbiamo assistito certamente a un recupero della fiducia degli operatori soprattutto dalla seconda metà del mese in poi a seguito della ufficializzazione dell’incarico a Mario Draghi di formare un nuovo governo", spiega il presidente di Assiom Forex Massimo Mocio. I primi effetti di questa "luna di miele" non si sono fatti attendere, specialmente sullo spread, che è rientrato velocemente verso i livelli più virtuosi del passato. Pertanto, nonostante le incertezze dell’ultima settimana legate alle nuove restrizioni imposte a causa della pandemia, non c’è dubbio che il sentiment degli operatori sia rivolto al bello nonché ad un’attesa nel miglioramento delle condizioni economiche in generale. La speranza è che l’implementazione del nuovo piano vaccinale possa immunizzare velocemente la popolazione entro l’estate, assicurando la ripresa economica e di conseguenza dei listini azionari, Piazza Affari compresa.

"Con il recupero della fiducia che ha fatto seguito alla formazione del nuovo governo e al netto di eventi contrari, si registra un continuo miglioramento sulle prospettive dello spread Btp-Bund", precisa Mocio. Se un mese fa, prima dell’incarico all’ex presidente Bce, solo il 5% si attendeva uno spread stabile fra i 50 e i 100 punti, oggi la percentuale è balzata al 69%. Un ulteriore 26% si attende che lo spread navighi fra i 100 e i 150 punti e solo il 5% che possa risalire fra i 150 e i 200 punti.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro