Venerdì 19 Aprile 2024

MicroFIB pronto al lancio sul mercato dei derivati

Il nuovo prodotto finanziario debutterà il 19 ottobre

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Si chiama microFIB, ed è il nuovo prodotto finanziario sull’indice FTSE MIB che debutterà sull’Idem, il mercato dei derivati di Borsa Italiana, lunedì 19 ottobre. Alla vigilia quindi della partenza della diciottesima edizione della Trading Online Expo. Tre giorni di educazione finanziaria che avranno anche un focus su questo nuovo contratto futures che abbassa (per il ridotto taglio dell’investimento grazie anche all’effetto leva) la soglia d’ingresso dei trader per i quali Borsa Italiana vanta la quota di operatività (pari a circa il 15-20% dei volumi complessivi di Piazza Affari) al top tra i listini europei.

Il nuovo microFIB, sottolinea Nicolas Bertrand (nella foto), Head of Derivatives and Commodities Markets di Borsa Italiana – che durante la Tol Expo spiegherà il funzionamento di questo nuovo prodotto in una serie di sessioni live insieme al trader americano Daniel Gramza – "andrà a completare l’offerta sui derivati legati all’indice italiano". Si tratta, aggiunge "di un prodotto unico nel panorama dei mercati dei derivati in Europa che punta a soddisfare le esigenze delle nuove generazioni di trader e conferma come Borsa Italiana sia all’avanguardia".

Tecnicamente il microFIB ha caratteristiche analoghe al FIB (lanciato nel 1994) e al miniFIB arrivato circa vent’anni fa. Il valore del contratto (che viene regolato trimestralmente, il terzo venerdì del mese) però è di gran lunga inferiore e pari a un quinto del miniFIB che a sua volta è un quinto del FIB.

Il valore di negoziazione di questi contratti futures, che permettono di investire direttamente sull’indice principale di Piazza Affari (il FTSE MIB che con il suo paniere di 40 blue chips rappresenta circa l’80% del mercato), è espresso in punti indice e a ogni punto viene assegnato, per il microFIB, un valore di 0,2 euro contro 1 euro per il miniFIB e 5 per il FIB. Questo significa che se l’indice FTSE MIB quotasse 20mila punti, il contratto avrebbe un valore di 4mila euro e se l’indice salisse dell’1% (ovvero 200 punti indice) ci sarebbe una plusvalenza di 40 euro.

L’investitore e il trader però, in base alle loro scelte personali, possono posizionarsi sia al rialzo sia al ribasso, vendendo in questo caso sul mercato Idem, che consente negoziazioni dalle ore 8 alle 22, l’indice anche se non lo si detiene in portafoglio e chiudendo quindi il contratto a un prezzo inferiore se il FTSE MIB sarà sceso nel frattempo. È importante ricordare, conclude Bertrand, che si tratta sempre di uno strumento finanziario con un proprio profilo di rischio. Achille Perego

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