Micro pagamenti con le carte: zero commissioni

Pronto il protocollo sulle operazioni fino a 5 euro. Adesione degli esercenti solo su base volontaria

Pagamenti elettronici

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È sulla rampa di lancio il protocollo per garantire ai commercianti zero commissioni sui micro-pagamenti con le carte fino a 5 euro. Dal confronto con gli operatori è emersa la disponibilità "di tutti" ad aderire, su base volontaria, per incentivare i pagamenti digitali su cui si basa il meccanismo del cashback che partirà dal primo dicembre. Discorso diverso per le transazioni fino a 10 o 25 euro: per pagamenti di questi importi ci sarebbe la disponibilità a ridurre o azzerare le commissioni (come già fanno alcuni operatori con specifiche proposte commerciali), ma non dovrebbe esserci un protocollo specifico e ci si affiderà alla libera iniziativa degli esercenti.

È uno dei tasselli del "Piano cashless" del governo, basato su premi e rimborsi per convincere gli italiani a limitare il contante in favore dei pagamenti digitali. Da un lato ci si affiderà al meccanismo del cashback (fino a 300 euro, con un premio supercashback fino a 3mila euro per i primi 100mila per utilizzo delle carte) a partire dalle spese di dicembre e, da gennaio, e, dall’altro, si punterà anche sull’avvio della lotteria degli scontrini, con premi che arrivano a 5 milioni.

In questo quadro rientra il protocollo per l’azzeramento delle commissioni sui micro-pagamenti fino a 5 euro. Un tasto rilevante per imprese e consumatori. Da un’indagine dell’Osservatorio Credito Confcommercio emerge che il 67% delle imprese considera "non vantaggiosa" l’accettazione delle carte di credito e debito: il primo motivo di insoddisfazione (95%) è legato proprio ai costi di gestione e delle commissioni. "Dal primo gennaio tutti i pagamenti effettuati con strumenti contactless saranno accettati senza il Pin fino a 50 euro – ha spiegato a sua volta Mauro Bussoni, segretario generale Confesercenti –. Secondo me sarebbe stato logico dire “anche da questi importi togliamo pure le commissioni“". E "bene, ma non basta", afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori. "Il governo – insiste – deve cancellare le commissioni anche per i versamenti PagoPA. È il colmo che proprio per i pagamenti verso la Pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi si paghino balzelli anacronistici. Dovrebbero dare il buon esempio".

Claudia Marin

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