Martedì 23 Aprile 2024

Super metalli ed economia di guerra: il nuovo ordine mondiale è cinese

Dall’alluminio al titanio, il Dragone estrae tutti i minerali strategici. Ma la tecnologia più avanzata è made in Usa

Il magnesio è un metallo fondamentale nella costruzione delle navi militari

Il magnesio è un metallo fondamentale nella costruzione delle navi militari

Roma, 13 marzo 2023 - Quando ormai aveva deciso di invadere la Polonia, Adolf Hitler chiese all’alleato Benito Mussolini di quali armi avesse bisogno l’Italia per seguirlo in guerra. Il 26 agosto 1939 il Duce rispose con quella che passerà alla storia come “lista del molibdeno“. Un elenco esagerato di armi ed equipaggiamenti (sarebbero serviti 17mila treni da 50 vagoni ciascuno solo per trasportarli...), così chiamato perché si chiedevano, tra le altre cose, 600 tonnellate di molibdeno, più dell’intera produzione mondiale di allora di quel metallo.

Economia di guerra

Le richieste italiane, create ad hoc per ritardare – però di soli nove mesi – l’ingresso in guerra, furono respinte con irritazione, ma da allora certe cose non sono cambiate. Tipo l’importanza del molibdeno. Che serve per produrre acciai e leghe resistenti, oggi come allora. Non è un caso che dall’inizio del 2023 sia il metallo che ha visto schizzare il proprio prezzo, fino a +122%. Il conflitto in Ucraina ha contribuito a ridisegnare l’ordine mondiale delle materie prime. Tanto per restare al relativamente raro molibdeno, circa la metà è estratta negli Stati Uniti.

A ciascuno il suo

Ma ogni corpo militare ha il suo metallo preferito. L’esercito privilegia le leghe di magnesio e il titanio. Il magnesio, il cui primo produttore è la Cina, è un "metallo di difesa", grazie a un alto rapporto forza-peso e un eccellente supporto strutturale leggero per aerei, veicoli speciali, camion, navi e missili. Le leghe al titanio offrono invece grande resistenza a urti e fratture: perfette dunque per serbatoi e blindati. Per inciso, il dominus è sempre la Cina, che d’altra parte fagocita anche il mercato dell’alluminio (dieci volte più dell’India seconda) e dell’acciaio (metà della produzione globale).

Vade retro corrosione

L’alluminio, metallo il cui prezzo è quasi triplicato dall’invasione russa dell’Ucraina, è leggero e flessibile, ma estremamente resistente alla corrosione, uno dei veri nemici di ogni forza marittima, comprese le fanterie di marina come i Marines americani. Alla corrosione, ma anche agli sbalzi estremi di temperatura e pressione, alle vibrazioni e ad altri stress ambientali, devono resistere anche le apparecchiature e i mezzi dell’aeronautica.

Metalli molto speciali

A garantire leggerezza e resistenza sono il nichel (sorpresa: il primo estrattore è l’Indonesia) e una serie di leghe super tecnologiche prodotte negli Usa. Si chiamano Monel, Inconel, Incoloy: usate comunque anche in altri contesti, contengono tutte nichel e sono brevetti di Special Metals. Un colosso che – tanto per chiarire che dietro ogni economia c’è tanta finanza – dal 2016 è di proprietà di una controllata della holding Berkshire Hathaway, la creatura del 92enne “oracolo di Omaha“, il guru dei mercati Warren Buffett.

Sempre più in alto

Più si sale in alto, più i materiali devono avere una "forza leggera". Nell’aerospazio, ultima frontiera della guerra, servono precisione e resistenza a condizioni estreme. Dunque alluminio, titanio e leghe di nichel ad alta temperatura (come l’Hastelloy, brevetto dell’americana Haynes). Ma non basta: entrano in gioco anche metalli rari. Come il renio, impiegato per fabbricare strumenti di precisione, componenti di motori e sistemi di alimentazione, ma anche piastre esterne dei missili. Le principali riserve naturali di renio le ha il Cile, ma nel 1994 se ne sono trovate tracce nelle Curili, arcipelago vulcanico russo però conteso dal Giappone. Chimicamente il renio si ottiene come sottoprodotto della raffinazione di un altro metallo. Il molibdeno.

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