Mercoledì 24 Aprile 2024

Meta licenzia 11mila dipendenti

Facebook come Twitter. E Zuckerberg si affida a un post: "Scelta difficile"

Roma, 9 novembre 2022 - Meta Platforms, proprietaria delle piattaforme Facebook e Instagram, annuncia il taglio del 13% della sua forza lavoro, ovvero oltre 11mila dipendenti. Si tratta di uno dei piu' grandi licenziamenti tecnologici di quest'anno, con la societa' che lotta contro l'impennata dei costi e la debolezza del mercato pubblicitario. Sebbene sia inferiore in termini percentuali ai tagli di Twitter (circa la metà del personale è stata "cacciata" dal nuovo proprietario Elon Musk salvo poi essere richiamati dopo pochi giorni al grido "è stato un errore"), è la prima volta in 18 anni di storia che la società dà il via a una riduzione di personale di così ampia portata. Dopo aver licenziato circa la metà del suo personale, Twitter sta ora contattando decine di dipendenti che hanno perso il lavoro chiedendo loro di tornare. 

Mark Zuckerberg, nel giorno dell'annuncio di Meta
Mark Zuckerberg, nel giorno dell'annuncio di Meta

Il post

"Oggi condivido alcuni dei cambiamenti più difficili che abbiamo fatto nella storia di Meta. Ho deciso di ridurre le dimensioni del nostro team di circa il 13% e lasciare andare più di 11mila dei nostri talentuosi dipendenti". Così in un messaggio ai dipendenti Mark Zuckerberg ha annunciato i tagli occupazionali di Meta, proprietaria di Facebook e Instagram, anticipati in questi giorni dalla stampa.

Pandemia

Durante la pandemia Meta, come altri giganti della tecnologia, aveva fatto moltissime assunzioni: più di 27mila nel 2020 e nel 2021, e poi altre 15.344 nei primi nove mesi di quest'anno, di cui circa un quarto nell'ultimo trimestre. Nel frattempo, quest'anno, le azioni di Meta sono scese di oltre il 70%.  L'azienda ha dato la responsabilitaà al deterioramento generale della situazione economica, ma gli investitori sono stati spaventati anche dalle spese elevate e dalle minacce al core business dei social media. La crescita di questa attività in molti mercati si è peraltro arrestata a causa della forte concorrenza di TikTok, mentre la richiesta di Apple agli utenti di acconsentire al tracciamento dei loro dispositivi ha limitato la capacità delle piattaforme di social media di indirizzare gli annunci pubblicitari.