Venerdì 19 Aprile 2024

Meta paga altri 725 milioni di dollari per chiudere Cambridge Analytica

Patteggiamento per la class action sulla violazione della privacy. La società di Zuckerberg ha già pagato oltre 5 miliardi di dollari di multa

Mark Zuckerberg (Ansa)

Mark Zuckerberg (Ansa)

New York, 23 dicembre 2022 – Sarà la cifra più alta mai pagata negli Stati Uniti in un patteggiamento per una class action sulla privacy dei dati personali: 725 milioni di dollari. E a pagarla sarà Meta, la casa madre di Facebook, per chiudere la class action nata nel 2018 dopo lo scandalo di Cambridge Analytica. È anche il corrispettivo il massimo che Meta abbia mai pagato per risolvere un'azione legale. Il patteggiamento dovrà essere approvato da un giudice federale del distretto settentrionale della California.

L’accusa era di aver permesso a società terze di accedere ai dati personali degli utenti senza il loro consenso: Meta non ha ammesso di aver commesso errori nel proprio operato, ma ha sostenutop che il patteggiamento sia la misura “che meglio salvaguarda gli interessi della nostra comunità e dei nostri azionisti”, secondo quanto riferito da un portavoce di Palo Alto alla Cnbc.

Non è il primo esborso che Meta porta a termine per chiudere lo scandalo Cambridge Analytica: la società di Mark Zuckerberg ha già pagato, nel 2019, una multa di 5 miliardi di dollari alla Federal Trade Commission, l'agenzia governativa che tutela i consumatori, e altri 100 milioni alla Sec, l'autorità di vigilanza dei mercati finanziari statunitensi.

Lo scandalo Cambridge Analytica

Il caso di Cambridge Analytica ha portato alla luce, nel 2018, come la manipolazione di dati personali abbia pesantemente influenzato alcune campagne politiche come l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca e la Brexit. Nel 2018 era stato rivelato che Facebook aveva permesso all'azienda di consulenza politica Cambridge Analytica (oggi fallita) di accedere ai dati di 87 milioni di utenti, poi usati dai suoi clienti, per realizzare campagne personalizzate.