Venerdì 19 Aprile 2024

Mercato libero dell'energia, cos'è e come funziona

Dal 10 gennaio 2024 l'addio al mercato tutelato per luce e gas. Come scegliere il fornitore

Pochi mesi e, salvo proroghe, si dirà addio al mercato tutelato dell'energia, dove ancora si trovano circa un terzo degli utenti domestici di gas e luce. Il 10 gennaio 2024 termina infatti il servizio di maggior tutela e tutte le famiglie dovranno passare al mercato libero.

Il 10 gennaio 2024 termina il mercato tutelato dell'energia
Il 10 gennaio 2024 termina il mercato tutelato dell'energia

Si concluderà così un percorso iniziato alla fine degli anni ‘90 con il decreto Bersani. La completa liberalizzazione del mercato dell’energia sarebbe dovuta partire inizialmente a luglio 2019 ed è stata poi prorogata più volte, fino alla data del 10 gennaio 2024.

Cos'è il mercato libero dell'energia

Nel mercato tutelato le tariffe sono definite da Arera, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, in base all’andamento, tra le altre cose, del mercato all’ingrosso e vengono aggiornate ogni tre mesi o, come accade per il gas dopo i rincari esponenziali seguiti dalla guerra in Ucraina, ogni mese. Nel mercato libero, invece, il prezzo è deciso dal fornitore e l'utente potrà scegliere liberamente, secondo le offerte che considera più adeguate, con chi sottoscrivere il contratto di fornitura. L'obiettivo della liberalizzazione è favorire la concorrenza e quindi, nel lungo periodo, anche far abbassare i prezzi.

Come passare dal mercato tutelato al mercato libero

Entro il 10 gennaio 2024 gli utenti domestici che sono ancora sul mercato tutelato devono scegliere un fornitore sul mercato libero, al quale dovrà fornire i propri dati anagrafici e le informazioni sui consumi. Sarà poi la società a cui si rivolge a comunicare il recesso al vecchio fornitore.

Come scegliere il fornitore

Se non ci saranno proroghe e il mercato tutelato finirà con il 2023, il primo consiglio è quello di non cambiare fornitore a ridosso della scadenza del 10 gennaio 2024. Ci vogliono infatti un paio di mesi per il passaggio e si rischia di scegliere sotto pressione, senza un'attenta riflessione che invece è necessaria per scegliere l’offerta più adeguata alle proprie esigenze, tanto più che esistono oggi sul mercato più di 500 società venditrici nel settore dell'energia. Un altro consiglio è quello di leggere la propria bolletta, per comprendere quali sono i consumi e quale la spesa, e utilizzare dei comparatori, come quello che si trova sul sito di Arera, che aiutano a calcolare il proprio profilo di consumo. Una volta fatto questo, è importante iniziare a guardare alle offerte proposte sul mercato libero, capire come funzionano (fisse e variabili) e confrontarle. Per risparmiare esistono anche dei gruppi di acquisto, rivolti generalmente a utenti domestici e a piccole imprese, il cui elenco è disponibile anche in questo caso sul sito di Arera.

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Cosa accade se il 10 gennaio l'utente domestico non è passato al mercato libero

A gennaio 2024, se gli utenti del mercato tutelato non sono passati al mercato libero cosa accade? Nel caso dell'energia elettrica viene attivato il servizio a tutele graduali, ovvero una tariffazione, spiega Altroconsumo, applicata per garantire la continuità della fornitura, a chi non ha ancora scelto un fornitore di energia. Il fornitore che erogherà il servizio sarà scelto mediante delle aste territoriali. Nel caso del gas, invece, l’Authority ha presentato una proposta, che sarebbe stata attuata in caso di mancata proroga da parte del Governo, che sarà però presumibilmente ritirata. Comunque, con la fine della tutela si potrà anche rimanere con lo stesso fornitore del gas, cambiando tariffa.

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