Una immagine di archivio di uno stabilimento balneare. ANSA/LUCA ZENNARO

Milleproroghe, Mattarella firma con riserva: correzioni su balneari (Ansa)

Roma, 24 febbraio 2023 - Sergio Mattarella ha promulgato il decreto Milleproroghe con riserve. Il presidente della Repubblica ha firmato il decreto per non far saltare tutti i provvedimenti contenuti, e non far nascere innumerevoli problemi anche a causa della retroattività, ma lo ha accompagnato con una lettera ai presidenti delle Camere, Ignazio la Russa e Lorenzo Fontana, e alla premier Giorgia Meloni, in cui esprime tutte le sue perplessità, con riserve sul merito e sul metodo del decreto. "Balneari: norme necessitano correzione" Mattarella ha sottolineato, soprattutto quanto riguarda i balneari, "la necessità ineludibile di ulteriori iniziative di governo e Parlamento" per correggere le norme che in ogni caso si presterebbero a contenziosi e probabili impugnazioni con l'Ue, il Consiglio di Stato, enti locali.  "Decreti-legge omnibus: carattere frammentario e confuso"  Il presidente ha sottolineato che si attende attende una inversione di tendenza davanti all'abuso della decretazione e a norme disomogenee. "Il testo del decreto-legge contiene, in seguito all'esame parlamentare, 205 commi aggiuntivi rispetto ai 149 originari", sottolineando che "è del tutto evidente come, trattandosi di provvedimenti che, per loro natura, attengono ad 'ambiti materiali diversi ed eterogenei', quando se ne smarrisce la ratio unificatrice, rappresentata dall'esigenza regolatoria di carattere temporale, si trasformano in decreti-legge omnibus del tutto disomogenei, vale a dire in meri contenitori dei più disparati interventi normativi". Il presidente ha aggiunto: "Anche oggi ho il dovere di porre in evidenza come varie nuove disposizioni introdotte in sede parlamentare non corrispondano ai principi e alle norme costituzionali in materia". Nel "rimettermi alle determinazioni che il Parlamento e il Governo -scrive Mattarella-  intenderanno assumere a questo riguardo, nella loro autonomia costituzionalmente garantita, mi limito a osservare come sia ormai evidente il carattere frammentario, confuso e precario della normativa prodotta attraverso gli emendamenti ai decreti-legge e come questa produca difficoltà interpretative e applicative".   "Norme balneari difformi dal diritto Ue" Mattarella sottolinea che "nel caso odierno, sollevano specifiche e rilevanti perplessità, in particolare, le norme inserite, in sede di conversione parlamentare, in materia di proroghe delle concessioni demaniali e dei rapporti di gestione per finalità turistico-ricreative e sportive". Il capo di Stato ha rilevato che le disposizioni del decreto-legge e della legge di conversione, "oltre a contrastare con le ricordate definitive sentenze del Consiglio di Stato, sono difformi dal diritto dell'Unione europea, anche in considerazione degli impegni in termini di apertura al mercato assunti dall'Italia nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza".   Palazzo Chigi: attenzione e approfondimento "Rispetto alla norma che formalmente è in vigore, quanto richiamato dal Capo dello Stato meriterà attenzione e approfondimento da parte del governo nel confronto con le forze parlamentari", fanno sapere fonti di Palazzo Chigi, riguardo alle osservazioni del Presidente della Repubblica.

Economia

<p>Roma, 24 febbraio 2023 - <strong>Sergio Mattarella</strong> ha promulgato <strong>il decreto Milleproroghe con riserve.</strong> Il presidente della Repubblica ha firmato il decreto <strong>per non far saltare tutti i provvedimenti contenuti,</strong> e non far nascere innumerevoli problemi anche a causa della retroattività, ma lo ha accompagnato con una lettera ai presidenti delle Camere, <strong>Ignazio la Russa e Lorenzo Fontana</strong>, e alla premier <strong>Giorgia Meloni</strong>, in cui esprime tutte le sue perplessità, con riserve sul merito e sul metodo del decreto.</p> 
<h2 class="title-paragraph">"Balneari: norme necessitano correzione"</h2> 
<p>Mattarella ha sottolineato, soprattutto quanto riguarda i balneari, "<strong>la necessità ineludibile di ulteriori iniziative </strong>di governo e Parlamento" <strong>per correggere le norme</strong> che in ogni caso si presterebbero a contenziosi e probabili impugnazioni con l'Ue, il Consiglio di Stato, enti locali.&nbsp;</p> 
<h2 class="title-paragraph">"Decreti-legge omnibus: carattere frammentario e confuso"&nbsp;</h2> 
<p>Il presidente ha sottolineato che si attende attende una inversione di tendenza davanti <strong>all'abuso della decretazione e a norme disomogenee.</strong> "Il testo del decreto-legge contiene, in seguito all'esame parlamentare, 205 commi aggiuntivi rispetto ai 149 originari", sottolineando che "è del tutto evidente come, trattandosi di provvedimenti che, per loro natura, attengono ad 'ambiti materiali diversi ed eterogenei', quando se ne smarrisce la ratio unificatrice, rappresentata dall'esigenza regolatoria di carattere temporale, si trasformano in <strong>decreti-legge omnibus del tutto disomogenei,</strong> vale a dire in meri contenitori dei più disparati interventi normativi". Il presidente ha aggiunto: "Anche oggi ho il dovere di porre in evidenza come varie nuove disposizioni introdotte in sede parlamentare non corrispondano ai principi e alle norme costituzionali in materia". Nel "rimettermi alle determinazioni che il Parlamento e il Governo -scrive Mattarella- &nbsp;intenderanno assumere a questo riguardo, nella loro autonomia costituzionalmente garantita, mi limito a osservare come sia ormai evidente il carattere frammentario, confuso e precario della normativa prodotta attraverso gli emendamenti ai decreti-legge e come questa produca difficoltà interpretative e applicative". &nbsp;</p> 
<h2 class="title-paragraph">"Norme balneari difformi dal&nbsp;diritto Ue"</h2> 
<p>Mattarella sottolinea che "nel caso odierno, sollevano specifiche e rilevanti perplessità, in particolare, le norme inserite, in sede di conversione parlamentare, in materia di proroghe delle concessioni demaniali e dei rapporti di gestione per finalità turistico-ricreative e sportive". Il capo di Stato ha rilevato che le disposizioni del decreto-legge e della legge di conversione, "oltre a contrastare con le ricordate definitive sentenze del Consiglio di Stato, sono <strong>difformi dal diritto dell'Unione europea,</strong> anche in considerazione degli impegni in termini di apertura al mercato assunti dall'Italia nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza". &nbsp;</p> 
<h2 class="title-paragraph">Palazzo Chigi: attenzione e approfondimento</h2> 
<p>"Rispetto alla norma che formalmente è in vigore, quanto richiamato dal Capo dello Stato <strong>meriterà attenzione e approfondimento da parte del governo</strong> nel confronto con le forze parlamentari", fanno sapere fonti di Palazzo Chigi, riguardo alle osservazioni del Presidente della Repubblica.<br> &nbsp;</p>

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Il presidente ha criticato anche i provvedimenti che si trasformano in decreti-legge omnibus del tutto disomogenei

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