Manovra 2023, stop Imu case occupate e cambia opzione donna. Le novità dell'ultima bozza

Il testo della legge di Bilancio sale a 155 articoli. Entra un nuovo pacchetto ambiente e il terzo lotto della Tav Torino-Lione

Roma, 26 novembre 2022 - Spunta anche una esenzione Imu nell'ultima bozza della manovra economica 2023. Non dovranno pagare l'imposta i proprietari di immobili occupati che abbiano presentato regolare denuncia. L'ultima versione del testo della Legge di Bilancio lievita così a 155 articoli. Entrano un nuovo pacchetto sull'ambiente, ma anche una serie di opere infrastrutturali come il terzo lotto della Tav, l'alta velocità Torino-Lione. Tetto Isee all'assegno unico, mentre scompare il contributo di solidarietà. A quanto si apprende da fonti parlamentari, il testo definitivo della manovra dovrebbe arrivare alla Camera per lunedì. Questa bozza rappresenterebbe per il 95% quella finale e verrà poi integrata con gli ultimi passaggi.

Manovra 2023: bancomat obbligatorio solo sopra i 60 euro. Torna 'opzione mamma'

Pensioni, la manovra cambia ancora. Sparisce l'Opzione mamma

Pensioni quota 103: a chi conviene e quali sono le penalizzazioni

Migration

Definite alcune norme che nella prima bozza avevano solo il titolo come il mese in più di congedo parentale per le mamme e opzione donna che compare però con l'ipotesi di età di uscita legata ai numeri di figli. Una soluzione che, a quanto si apprende, sarebbe oggetto di valutazione nelle ultime ore.

Sommario

Il congedo parentale per la madre

Confermato quindi l'innalzamento di un mese per il congedo parentale della  "madre lavoratrice". Durerà quindi "fino al sesto anno di vita del bambino, alla misura dell'80 per cento della retribuzione". In pratica, un mese della maternità facoltativa passa da essere pagato il 30% all'80%. 

Assegno unico

Arriva un tetto Isee all'incremento del 50% dell'assegno unico per i nuclei familiari con tre o più figli. L'aumento dell'assegno unico familiare per i nuclei numerosi avviene infatti "per livelli di ISEE fino a 40.000 euro".

Contributo di solidarietà

Mancano ancora i dettagli sugli extraprofitti. L'articolo che contiene il 'contributo straordinario contro il caro bollette' risulta infatti vuoto, come nella versione provvisoria della legge di bilancio circolata nei giorni scorsi. Scompare invece dall'articolato la norma immediatamente successiva (anch'essa vuota nella prima versione ma almeno titolata) sul 'Contributo di solidarietà temporaneo'.

Tav Torino-Lione

Via libera alla spesa di 50 milioni di euro per il 2024, 100 milioni per il 2025 e 150 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2029 al fine di consentire l'accesso ai contributi da parte dell'Unione europea delle seguenti opere ferroviarie relative alle tratte nazionali di accesso al tunnel di base Torino Lione: "Cintura di Torino e connessione al collegamento Torino- Lione opere prioritarie"; adeguamento linea storica Torino-Modane tratta Bussoleno-Avigliana". Lo si legge nel nuovo testo della bozza della manovra economica in circolazione. 

Le altre misure in bozza

Spunta un fondo di 600 milioni per "l'adeguamento strutturale ed impiantistico degli edifici adibiti ad uffici giudiziari, anche con riferimento alla normativa antincendio". Stanziati 6 milioni per il nuovo polo ambulatoriale dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Nella bozza anche un riferimento al Ponte sullo Stretto di Messina e alla nuova società. Nell'articolo 82 intitolato si legge in particolare che "al fine di sostenere i programmi di sviluppo e il rafforzamento patrimoniale della società, Rfi e Anas sono autorizzate, proporzionalmente alla quota di partecipazione, a sottoscrivere aumenti di capitale o diversi strumenti, comunque idonei al rafforzamento patrimoniale, anche nella forma di finanziamento soci in conto aumento di capitale, sino all'importo complessivamente non superiore a 50.000.000 euro".

Il nodo pensioni

Detto di opzione donna, tema ancora oggetto di discussione, restano le pensioni il nervo scoperto della manovra. La rivalutazione per l'inflazione solo per gli assegni fino a 2.100 euro infiamma la polemica. Per tutti gli altri, l'importo viene ridotto rispetto alle attese con minori guadagni pari a oltre 400 euro annui. E questo perché il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fissato al 7,3% l’adeguamento degli assegni (percentuale parametrata all'indice dei prezzi) solo per chi riceve una cifra uguale o inferiore a 4 volte il minimo (2.096 euro lordi). Oltre tale soglia, parliamo di 1.500-1.600 euro netti circa, ecco che subentrano i tagli progressivi. Un sistema che consente risparmi stimati intorno ai 2 miliardi di euro, ma che fa alzare le barricate ai sindacati.  Il piatto piange anche per la sanità: previsti solo due miliardi di ristori aggiuntivi per i conti delle Asl falcidiate dal Covid. Medici pronti a scendere in piazza, chiedono che i soldi stanziati in più "vadano al personale".

Le opposizioni

Si muovono in ordine sparso le opposizioni. Pd e M5s hanno annunciato di volerla contrastare in piazza, con il segretario Dem Enrico Letta ha già convocato giovedì una manifestazione il 17 dicembre. Non intende "urlare in piazza" il Terzo Polo, come spiega il leader Carlo Calenda che punta a ottenere qualche misura migliorativa. Una strategia del dialogo che spiazza gli altri due partiti.