Manovra 2023: chi vince e chi perde. Le simulazioni con il nuovo regime fiscale

Vantaggi maggiori per chi lavora in proprio e supera i 65mila euro di reddito. Sono previsti anche lo stop al rincaro delle multe e le accise per le sigarette

Dal deposito della bozza della manovra emergono novità dell’ultima ora, alcune non di poco conto. Il governo ha deciso di sospendere per i prossimi due anni l’adeguamento automatico delle multe all’inflazione. Non ci saranno, quindi, gli annunciati aumenti, mentre verrà prevista una aliquota Iva agevolata al 5% non solo per i prodotti dell’igiene intima femminile, ma anche per i pannolini, il cibo per l’infanzia e per chi acquista i seggiolini auto per i bambini. Novità anche per le mance ai camerieri: l’importo delle mance, che costituisce reddito imponibile, sarà tassato con un’imposta al 5% che sostituisce l’Irpef e le addizionali locali. Il prelievo ridotto si applica per una quota non superiore al 25% del reddito annuale e per un massimo di 50mila euro.

Approfondisci:

Manovra 2023, stop Imu case occupate e cambia opzione donna. Le novità dell'ultima bozza

Manovra 2023, stop Imu case occupate e cambia opzione donna. Le novità dell'ultima bozza

Pensioni, la manovra cambia ancora. Sparisce l'Opzione mamma

Rivalutazione pensioni 2023 minime e non: chi ci perde e quanto. Le simulazioni

La spartizione delle risorse della manovra 2023
La spartizione delle risorse della manovra 2023

Manovra 2023, niente più obbligo di accettare i pagamenti col bancomat sotto i 30 euro

Brutte notizie per i fumatori: aumenta, infatti, l’accisa per le sigarette e di conseguenza il prezzo. Novità anche per chi va in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni d’età è previsto un "tetto" di 30mila euro, ovvero 5 volte il valore delle pensioni minime. Inoltre l’importo non potrà essere cumulato con altri redditi da lavoro occasionale se superano i 5.000 euro l’anno. Come noto, la flat tax al 15% per gli autonomi sale da 65mila a 85mila euro, ma con un paletto: se il contribuente supera i 100mila euro di ricavi o compenso, si torna al regime ordinario.

Manovra 2023: il testo della bozza in Pdf

La premier Giorgia Meloni e il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti
La premier Giorgia Meloni e il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti

Le simulazioni

Ma chi guadagna e chi perde con il nuovo regime fiscale? Secondo le simulazioni elaborate per Qn da Leonardo Nesa (consigliere nazionale dell’Unione Nazionale dei giovani commercialisti) e Massimiliano dell’Unto (presidente Commissione consulenza del lavoro e welfare aziendale), emerge chiaramente che i vantaggi maggiori sono proprio per le partite Iva che superano i 65mila euro di reddito. In particolare, un lavoratore autonomo che guadagna 75.000 euro avrà un risparmio Irpef di 9880 euro. E, per un reddito di 85mila euro, lo "sconto" si attesta su 11.890 euro all’anno. Molto meno generoso l’effetto del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti.

Pensioni quota 103: a chi conviene e quali sono le penalizzazioni

Bonus sociale 2023: cosa cambia. A chi spetta e a quanto ammonta lo sconto in bolletta

E’ vero che per tutti coloro che guadagnano fino a 35mila euro viene confermato il taglio del 2%, con un risparmio che varia dai 500 euro per un reddito di 25mila euro ai 700 per 35mila euro. Il vantaggio vero è per chi guadagna fino a 20mila euro all’anno: il taglio passa, infatti, dal 2 al 3%. Tradotto in soldoni, per una retribuzione annua di 15mila euro l’aumento passa da 300 a 450 euro all’anno. Una disparità di trattamento rilevata anche da Matteo De Lise, presidente Unione Giovani Commercialisti: "L’intento del governo è quello di fare emergere i redditi non dichiarati da chi smette di svolgere l’attività o non emette fatture pur di rimanere all’interno del regime agevolato. Ma c’è una criticità: un lavoratore dipendente, a parità di reddito, si troverebbe a pagare almeno tre volte più imposte. Per mitigare questo aspetto si potrebbe pensare ad un’aliquota più alta per i redditi da 65.000 a 85.000, 25% rispetto all’attuale 15%".