Mercoledì 24 Aprile 2024

Manovra 2020, Conte: "Nessun ricatto sui Pos, rinvio per ridurre le commissioni"

Il premier chiarisce: "Nessuna conseguenza negativa per chi usa il contante". Flat tax? "Vogliamo confermarla"

Giuseppe Conte all'assemblea di Confesercenti (Lapresse)

Giuseppe Conte all'assemblea di Confesercenti (Lapresse)

Roma, 22 ottobre 2019 - Sulla lotta all'evasione, su stretta sul contante e sui Pos "non ho subito nessun ricatto e non ho fatto nessun passo indietro". Giuseppe Conte chiarisce le ultime novità sulla manovra 2020 a margine all'assemblea di Confesercenti. "Abbiamo invece fatto due passi avanti - sottolinea il premier -. Ho sempre dichiarato che stiamo parlando di un piano di modernizzazione del Paese di riduzione della burocrazia e stiamo cercando attraverso incentivi attraverso l'utilizzo della moneta elettronica di avviare un percorso virtuoso con tutti i cittadini".

"Siamo convinti che con un aumento dei pagamenti digitali non c'è alcuna ragione per cui costi di transazione restino così. Vogliamo garantirci che il piano di azzeramento o riduzione delle commissioni possa essere realizzato in modo efficace", prosegue il presidente del Consiglio, soffermandosi sul rinvio al luglio del 2020 dell'entrata in vigore delle misure sui Pos. Con le misure sui pagamenti con Pos, spiega ancora, "non vogliamo punire o criminalizzare nessuno, l'obiettivo è semplicemente premiare la diffusione di strumenti digitali di pagamento. Non è prevista alcuna conseguenza negativa per chi userà il contante". Il tetto al contante e la misura sull'uso del pos, quindi, ''partirà il 1° luglio in modo rinforzato". "C'è un confronto dialettico, nessuna forza politica mi ha detto non vogliamo questo piano", sottolinea.

Quanto alla flat tax, Conte spiega: "Noi vogliamo confermare quel regime fiscale di favore perché stiamo parlando di un'aliquota al 15% per tutto il popolo delle piccole partite Iva e dei giovani professionisti, liberi professionisti". Per fare questo stiamo verificando, stiamo valutando le proposte del Mef. Vogliamo evitare che si aggravi la posizione di questi contribuenti", sottolinea.

Poi rassicura sulla tenuta della maggioranza. "Il confronto di ieri mi ha rassicurato perché seppure ci possano essere alcune varietà di accenti, lievi differenti sensibilità, c'è unità di intenti". "Alla fine l'importante è la sintesi, non sono importanti le singole dichiarazioni. Importanti sono le posizioni che maturano complessivamente e quindi la sintesi politica. Su questo c'è unitarietà di posizioni e quindi saremo tutti determinati a realizzare questo piano e quindi i contenuti della manovra e del decreto fiscale", prosegue.

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E Conte rassicura anche sulla lettera della Ue, "alla quale il Ministro dell'Economia risponderà"'. "Non siamo preoccupati, è una interlocuzione doverosa con Bruxelles alla quale non ci sottrarremo". dice ancora il premier.

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