Sabato 20 Aprile 2024

Manovra 2020, c'è l'intesa. Conte: "Scongiurata recessione"

L'accordo politico sarebbe stato raggiunto ma proseguono gli approfondimenti tecnici per trovare una quadra sui conti. Conte da Mattarella, poi conferma: "Sugar tax dal 1° ottobre. Plastic tax ridotta 85%"

Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri (Ansa)

Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri (Ansa)

Roma, 6 dicembre 2019 - Dopo ore di un lungo vertice iniziato ieri e conclusosi a fine giornata, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sale al Quirinale, poi scende in sala stampa a parlare con i giornalisti ed annunciare che ora, sulla Manovra, che approderà in Senato, ora c'è "un quadro completo".

"Stiamo chiudendo su tutto". Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà aveva riferito dell'andamento del vertice di maggioranza sulla manovra economica 2020 giungendo al Senato prima dell'avvio dei lavori della Commissione Bilancio sulla Manovra. Annunciata quindi la chiusura del cerchio dopo molte tensioni nate intorno alla manovra 2020, che hanno condotto il premier Giuseppe Conte a chiedere alla maggioranza "un ulteriore sforzo" per "abbassare le tasse in modo significativo". Il braccio di ferro sulle risorse e sulle cosiddette microtasse ha acceso lo scontro tra Pd e Italia Viva di Renzi, che in mattinata aveva provocato la sospensione del vertice di maggioranza (ripreso poi dopo le 14). Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, avrebbe portato al tavolo la possibilità di trovare nuove risorse (tra i 400 e i 500 milioni), ma i dem si sarebbero opposti all'idea di utilizzarle tutte, come invece chiedeva Iv, per azzerare la plastic tax e la sugar tax

Conte: "Sugar tax dal 1° ottobre. Plastic tax ridotta 85%"

Giuseppe Conte a palazzo Chigi in conferenza stampa dopo l'incontro con Mattarella: "Un colloquio già programmato" quello con il presidente "che rientra nelle abitudini senza alcuna urgenza". Il tema era la manovra, aggiunge il premier, ma senza "nessun particolare accento sulla tenuta della maggioranza". Poi spiega le misure sulle quali si è trovata una quadratura del cerchio:  

- RIDOTTO IMPATTO PLASTIC TAX DELL'85% E RINVIO SUGAR Ridotto l'impatto della plastic tax dell'85%, l'imposizione fiscale partirà dal primo luglio. "Ci siamo resi conto - spiega Conte - che poteva avere qualche impatto problematico, ci sono arrivate tante segnalazioni dalle imprese del settore". Con lo slittamento le imprese avranno "tutto il tempo di adottare le strategie aziendali. Rinviata a ottobre la sugar tax. "Se qualcuno si alzerà e dirà che questa è una manovra delle tasse, ci troveremo di fronte a una menzogna, una menzogna inoppugnabile" tuona Conte.  

- BONUS BEFANA DAL 2021 "Più soldi a tutti i cittadini", perchè "distribuiremo a consuntivo del 2020 ben 3 miliardi di super bonus per il semplice fatto di usare per gli acquisti pagamenti digitalizzati e la moneta elettronica. Ci sarà la possibilità di veder restituiti ben 3 miliardi di super bonus della befana che scatterà quindi nel 2021", assicura Conte.  

- STERILIZZAZIONE IVA, LA SFIDA PIU' PROIBITIVA "Abbiamo elaborato una proposta di manovra molto articolata. Una proposta che, rispetto al quadro iniziale che abbiamo dovuto affrontare, è una proposta molto efficace che per prima cosa ha sterilizzato l'incremento dell'iva per 23 miliardi dobbiamo ricordarlo questa è prima fondamentale misura che abbiamo dovuto affrontare, forse la più proibitiva. Abbiamo scongiurato una imposizione sui consumi", afferma il presidente del Consiglio.  

- 65 MLN AI VIGILI DEL FUOCO NEL 2020 Per i Vigili del Fuoco ci saranno 65 milioni nel primo anno e poi a salire negli anni successivi. 

- PER IL TERZO SETTORE 10 MLN per il 5 PER MILLE AL TERZO SETTORE Per il 5 per mille per il terzo settore ci saranno i primi dieci milioni nel 2020, che potranno aumentare.  

- RIDOTTO PLATEA IRES A CONCESSIONARI TRASPORTI Viene "fortemente ristretta" la platea dei concessionari ai quali si applicherà l'aumento dell'Ires che riguarderà solo i concessionari dei trasporti. La riduzione della platea "serve a limitare l'impatto di questa misura sui cittadini", evidenzia Gualtieri. 

Renzi: "Non vorrei il voto, ma se costretti"

Nonostante annunci e smentite, la legge di Bilancio sembrava in grado di mettere in crisi la tenuta del governo. Quanto meno a parole.  "Non vorrei andare al voto, ma se ci costringono lo faremo", ha commentato Renzi, ospite nell'approfondimento di Tgcom24 'Fatti e Misfatti'. "Ieri ho detto che c'è il 50% di possibilità di andare avanti e il 50% di andare a votare. Io non vorrei andare a votare, ma se ci costringono lo faremo. E' un peccato ma dobbiamo prenderne atto". E ancora: "Questa partita è in mano al governo, a Conte e alle forze di maggioranza. Non ho nessun tipo di paura, ci mancherebbe".

Poi ha twittato, dopo le assicurazioni di Conte: "Il Governo nasce per evitare l'aumento dell'Iva. Primo obiettivo raggiunto. Bene stop a aumento tasse su auto, cellulari, casa. Sugar e plastic tax rinviate: nel 2020 riusciremo a cancellarle. Buon compromesso". 

Berlusconi - Meloni - Salvini: "Manovra disastrosa"

"C'è crescente preoccupazione per il liquefarsi della maggioranza di governo, che però propone una manovra disastrosa a base di tasse e manette. Lega, Forza Italia e Fratelli d`Italia rappresentano la coalizione di centro-destra che è largamente in testa in tutti i sondaggi e governa la maggioranza delle Regioni, sentono il dovere di difendere gli interessi degli italiani e vogliono riportare alla guida del Paese il buon governo". E' quanto si legge in una nota congiunta di Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. "Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia stanno facendo in Parlamento un'opposizione dura e le elezioni regionali del 2020 confermeranno che le sinistre e il Movimento Cinquestelle non godono più della fiducia degli italiani", osservano.

"Salvini, Berlusconi e Meloni non perdono occasione per tacere. Parlano di una manovra piena di tasse quando se non fosse stato per questo governo oggi gli italiani starebbero pagando 600 euro in più di Iva", replica Luigi Di Maio in una nota. "Le bugie che raccontano tutti i giorni agli italiani ormai sono innumerevoli. Sono buoni per le televendite, non per governare. E per quanto riguarda le manette non biasimo la loro preoccupazione, perchè saranno rivolte ai grandi evasori che nascondono centinaia di migliaia di euro nei paradisi fiscali alle spalle degli italiani onesti. Insomma, saranno rivolte ai loro amici di sempre", conclude il capo politico M5s.

 

 

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