La sostenibilità diffusa

Sostenibilità ambientale e transizione verde non stanno rimodellando soltanto il tessuto socioeconomico globale, ma anche il mercato del lavoro, che negli ultimi anni ha visto il proliferare di nuove professioni. Infatti, aziende e mercati si stanno orientando ora verso un nuovo concetto di lavoro, globalmente inteso, che si muove in un’ottica di equilibrio con l’ambiente circostante.  Professioni green E tra le professioni green più ricercate, ecco emergere la figura del manager della sostenibilità, ruolo ricercatissimo e di grande rilevanza, la cui domanda nelle aziende sta aumentando vertiginosamente. Il manager della sostenibilità: chi è e cosa fa?  Sono numerose le mansioni svolte da questa nuova professione, sempre più ricercata. In particolare, il manager della sostenibilità identifica le strategie aziendali e gestisce tutti gli aspetti legati ai consumi, alle emissioni, ai rifiuti, proponendo soluzioni green. Analizza, inoltre, gli standard di qualità legati alla sicurezza dei prodotti, analizza le offerte dei fornitori, sostiene la comunicazione dell’identità aziendale e la formazione interna diffondendo i concetti di sostenibilità. Infine si occupa di verificare il pieno rispetto delle normative ambientali nei percorsi di produzione e redige piani e bilanci di sostenibilità. Il profilo professionale Per svolgere questo lavoro è molto spesso richiesta una elevata conoscenza della lingua inglese, ma risultano importanti anche le soft skills. Sono richieste capacità organizzative, problem solving, leadership e buone competenze relazionali e di comunicazione. Donne laureate Secondo il Sustainability Career Compass 2022 di Sustainability Makers, il profilo caratteristico di questo nuovo lavoro è occupato prevalentemente da donne (64,6%), che provengono sempre più spesso da un percorso educativo di tipo scientifico (nel 2020 era al 12,4% e oggi quasi al 20%) e la cui unità organizzativa è sempre più apicale: in tre organizzazioni su quattro è collocata al vertice aziendale.  Un ruolo sempre più ricercato La recente analisi condotta dall’Osservatorio 4.Manager sottolinea come il nostro sistema industriale abbia aumentato del 5% ogni anno la richiesta di manager dotati di competenze sempre più precise nel settore green, oltre che qualificati in materia di criteri ESG. Tra le varie mansioni, le più richieste sono “Manager della sostenibilità» (+34%), “Direttore della sostenibilità” (+29%); “Sustainability Specialist” (+28%); “Consulente sostenibilità” (+26%).  La concentrazione più alta di tali professionisti si registra a Milano, con 591 posizioni occupate in specifici ruoli legati alla sostenibilità, seguita da Roma e Torino. In termini di dinamicità del mercato del lavoro spicca la città di Roma, con il maggior numero di talenti sia in uscita (124) sia in ingresso (152)  Nuovi percorsi di formazione L’esigenza di queste professionalità è confermata dalla proliferazione di percorsi di formazione altamente specializzanti sul tema: L’università di Torino, per esempio, ha avviato già il master in Green & Sustainability Manager, della durata di due anni, o ancora, la Luiss Business School in ambito di sostenibilità ed economia circolare ha aggiunto il percorso in Gestione dell’impresa sostenibile ed economia circolare. Anche a Milano è presente una realtà simile: è nato il master in Transformative Sustainability realizzato da Politecnico di Milano e Bocconi.

Economia

<p><strong>Sostenibilità ambientale e transizione verde</strong> non stanno rimodellando soltanto il tessuto socioeconomico globale, ma anche il mercato del lavoro, che negli ultimi anni ha visto il proliferare di nuove professioni. Infatti, aziende e mercati si stanno orientando ora verso un nuovo concetto di lavoro, globalmente inteso, che si muove in un’ottica di equilibrio con l’ambiente circostante.</p> 
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<h2 class="title-paragraph">Professioni green</h2> 
<p>E tra le professioni green più ricercate, ecco emergere<strong> la figura del manager della sostenibilità,</strong> ruolo ricercatissimo e di grande rilevanza,<strong> la cui domanda nelle aziende sta aumentando vertiginosamente.</strong></p> 
<h2 class="title-paragraph">Il manager della sostenibilità: chi è e cosa fa?&nbsp;</h2> 
<p>Sono numerose le mansioni svolte da questa nuova professione, sempre più ricercata. In particolare, il manager della sostenibilità identifica le strategie aziendali e gestisce <strong>tutti gli aspetti legati ai consum</strong>i, alle <strong>emissioni,</strong> ai rifiuti, proponendo <strong>soluzioni green.</strong> Analizza, inoltre, gli standard di qualità legati alla sicurezza dei prodotti, analizza le offerte dei fornitori, sostiene la comunicazione dell’identità aziendale e la formazione interna diffondendo<strong> i concetti di sostenibilità</strong>. Infine si occupa di verificare il pieno rispetto delle normative ambientali nei percorsi di produzione e redige piani e bilanci di sostenibilità.</p> 
<h2 class="title-paragraph">Il profilo professionale</h2> 
<p>Per svolgere questo lavoro è molto spesso richiesta una<strong> elevata conoscenza della lingua inglese</strong>, ma risultano importanti anche le soft skills. Sono richieste <strong>capacità organizzative, problem solving, leadership</strong> e buone competenze relazionali e di comunicazione.</p> 
<h2 class="title-paragraph">Donne laureate</h2> 
<p>Secondo il Sustainability Career Compass 2022 di Sustainability Makers, il profilo caratteristico di questo nuovo lavoro è occupato <strong>prevalentemente da donne </strong>(64,6%), che provengono sempre più spesso da un percorso educativo di <strong>tipo scientifico</strong> (nel 2020 era al 12,4% e oggi quasi al 20%) e<strong> la cui unità organizzativa è sempre più apicale</strong>: in tre organizzazioni su quattro è collocata al vertice aziendale.&nbsp;</p> 
<h2 class="title-paragraph">Un ruolo sempre più ricercato</h2> 
<p>La recente analisi condotta dall’Osservatorio 4.Manager sottolinea come il <strong>nostro sistema industriale abbia aumentato del 5% ogni anno la richiesta di manager dotati </strong>di competenze sempre più precise nel <strong>settore green</strong>, oltre che qualificati in materia di criteri ESG. Tra le varie mansioni, le più richieste sono “Manager della sostenibilità» (+34%), “Direttore della sostenibilità” (+29%); “Sustainability Specialist” (+28%); “Consulente sostenibilità” (+26%).<br> <br> La concentrazione più alta di tali professionisti si registra a <strong>Milano</strong>, con 591 posizioni occupate in specifici ruoli legati alla sostenibilità, seguita da <strong>Roma e Torino. </strong>In termini di dinamicità del mercato del lavoro spicca la città di Roma, con il maggior numero di talenti sia in uscita (124) sia in ingresso (152)&nbsp;</p> 
<h2 class="title-paragraph">Nuovi percorsi di formazione</h2> 
<p>L’esigenza di queste professionalità è confermata dalla <strong>proliferazione di percorsi di formazione altamente specializzanti sul tema</strong>: L’università di Torino, per esempio, ha avviato già il master in Green &amp; Sustainability Manager, della durata di due anni, o ancora, la Luiss Business School in ambito di sostenibilità ed economia circolare ha aggiunto il percorso in Gestione dell’impresa sostenibile ed economia circolare. Anche a Milano è presente una realtà simile: è nato il master in Transformative Sustainability realizzato da Politecnico di Milano e Bocconi.</p>

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