
PER COGLIERE IL CAMBIAMENTO epocale che il mercato dell’auto sta evidenziando anche in Italia – pur se con dinamiche diverse dal Nord Europa – è sufficiente tornare con la memoria al mercato pre-pandemico. Questo lo stato dell’arte nei primi dieci mesi del 2023: le auto ibride (mild, full e plug-in) hanno valicato una quota di mercato storica, ovvero il 40% (5,6% nel 2019); le elettriche "pure" non decollano, anzi stentano a superare il 4%; prosegue il crollo del diesel "tradizionale", ormai abbondantemente sotto al 20% (45% nel 2019); tengono le posizioni le auto a benzina non ibridizzate, a quota 28% (40% nel ’19).
Ma a far quasi notizia è il 9% del "vecchio" Gpl (6% nel ’19), che si conferma, nel nostro Paese, la scelta preferita da chi considera prioritario il risparmio. Il differenziale del prezzo alla pompa ha raggiunto livelli quasi storici: secondo il Mise, a settembre il prezzo medio mensile della benzina è stato di 1,98 euro al litro, mentre il Gpl si è attestato a 0,71 euro al litro. Non occorrono calcoli complessi per capire quanto la differenza di 1,27 euro al litro possa tradursi in risparmio annuo nelle tasche degli automobilisti, che possono rifornirsi presso 5.600 stazioni sparse in modo abbastanza omogeneo sul territorio nazionale.
Per trovare una quota di mercato superiore, occorre ritornare al 2010-2011, ovvero ai tempi degli incentivi per la rottamazione e per il contemporaneo acquisto di veicoli ecologici. Incentivi a dire il vero decisivi, per quel picco storico del GPL, visto che il differenziale tra benzina e GPL era di “soli” 79 centesimi.
In effetti, l’attuale differenza di 1,27 euro al litro è la più alta mai registrata da quanto il Mise traccia e pubblica i prezzi medi mensili del GPL, ovvero dal giugno 1997. Colgono la palla al balzo diversi marchi auto. A cavalcare il "Gas di Petrolio Liquefatto" c’è innanzitutto il fenomeno Dr: la casa molisana, 3.500 vetture vendute nel 2020, quest’anno supererà abbondantemente le 20mila, l’87% delle quali bifuel benzina-GPL. Percentuale che diventa il 67% sulle vendite di Dacia e ben oltre il15% per il gruppo Hyundai-Kia.
Alcune decine di migliaia anche le trasformazioni a gas di auto già circolanti: questo è il settore che ha reso popolare il carburante nella Penisola, già da diversi decenni, prima di approdare, una ventina di anni fa, anche alle auto di nuova immatricolazione. Non è un caso che le aziende leader mondiali nei componenti e sistemi Gpl siano italiane e che il principale evento internazionale di settore si svolgerà in Italia, a Roma, dal 13 al 17 novembre (Lpg week). Un "vecchio" carburante che però sa modernizzarsi: sono già in commercio nove modelli di auto ibride che aggiungono anche il sistema Gpl, mentre anche sul fronte trasformazioni le omologazioni dei sistemi sono in costante aumento.
Parliamo, nei fatti, di una tripla alimentazione (benzina, Gpl ed elettrica) che promette il massimo della flessibilità, coniugandola ad un duplice modo di risparmiare.
Sandro Neri
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