
"FARE IMPRESA in Sardegna significa molto più che produrre birra: è un impegno concreto nei confronti di una terra unica...
"FARE IMPRESA in Sardegna significa molto più che produrre birra: è un impegno concreto nei confronti di una terra unica e autentica. Il legame con l’isola è da sempre al centro dell’identità di Ichnusa", dice Paolo Ciccarelli, direttore del Birrificio Ichnusa. Quella di Ichnusa è una storia iconica che racconta, attraverso una birra, l’orgoglio e l’identità di una Regione intera. Da sempre prodotta in Sardegna, nel 2017 ha avviato una distribuzione nazionale delle sue birre. Una scommessa vinta, che ha cambiato il mercato della birra in Italia e un registro di comunicazione iconico diventato vero e proprio caso studio tra gli addetti ai lavori. Questo successo ha portato in Sardegna un investimento di 73 milioni di euro per innovare, rendere più sostenibile e ampliare lo storico birrificio di Assemini, con importanti ricadute economiche e occupazionali sull’isola.
Nata in Sardegna nel 1912, Ichnusa porta con sé l’impronta dell’isola, del suo carattere selvaggio e delle sue antiche tradizioni. "Ichnusa" significa "impronta" e rimanda ad un’antica leggenda sulla creazione dell’isola. Il mito narra, infatti che il Signore durante la creazione, dopo aver utilizzato quasi tutto il materiale a disposizione, rimase con un ultimo cumulo di granito che decise di versare in mezzo al mare, dandogli la sua impronta, e arricchendolo con foreste, spiagge, pascoli e montagne da altri continenti, per dar vita a una piccola, perfetta creatura.
"I valori, la storia e le sue tradizioni della Sardegna sono per noi una continua fonte di ispirazione. Sentiamo la responsabilità di essere parte attiva del tessuto sociale e culturale dell’isola, contribuendo con il birrificio di Assemini a generare un impatto positivo e duraturo. È anche per questo che abbiamo scelto di investire in progetti concreti: iniziative ambientali, economiche e culturali, che mirano a creare valore condiviso e un impatto positivo sul territorio", spiega Paolo Ciccarelli, direttore del Birrificio Ichnusa. "Va in questa direzione – prosegue il direttore del Birrificio - anche il nostro impegno per il ‘Vuoto a buon rendere’, il formato dedicato al consumo fuori casa in Sardegna, che consente di riutilizzare le stesse bottiglie fino a 100 volte, permettendo loro di vivere oltre 20 anni. Essere Ichnusa significa custodire con orgoglio la storia di una terra unica con un’anima forte. Per questo manteniamo forti le nostre radici, unendo tradizione e innovazione, cogliendo il meglio del passato ma con lo sguardo volto al futuro". Il Birrificio, che collabora con Legambiente Sardegna, si impegna contro l’abbandono delle bottiglie di birra nell’ambiente.
E lo fa con una campagna, forte, dice il direttore di Ichnusa "senza compromessi". Il claim, infatti dice, riferendosi alla bottiglia, "Se deve finire così, non beveteci nemmeno". Il messaggio è affidato a "bidoni parlanti" nelle zone della movida e giornate di pulizia assieme a Legambiente Sardegna. Il percorso a tutela del territorio sardo è iniziato a dicembre 2018 e ha coinvolto dipendenti del birrificio e comunità locali in giornate dedicate alla raccolta di rifiuti abbandonati nella natura e nelle spiagge sarde. Dopo aver donato nel 2021 un mezzo antincendio alla Protezione Civile Sardegna, nel 2022 Ichnusa ha avviato insieme a Legambiente Sardegna e AzzeroCO2 un progetto triennale di riforestazione per contrastare gli effetti degli incendi e del dissesto idrogeologico in sei aree dell’isola che ha portato alla messa a dimora di 10 mila alberi in tre anni. Un traguardo raggiunto a fine 2024, che ha contribuito alla tutela della biodiversità e alla creazione di ecosistemi più resilienti. Il progetto si inserisce nella campagna nazionale di Legambiente Mosaico Verde.
A questa campagna si affianca "Il Nostro Orgoglio", l’iniziativa partita nel 2021 con cui il Birrificio di Sardegna vuole far conoscere più in profondità tutto "il bello" della sua Isola per farla amare, se possibile, ancora di più. Nel 2021 è stato possibile andare alla scoperta dei luoghi del cuore della Sardegna grazie a esperienze uniche e autentiche per fare da volano per la ripresa di territori e comunità locali dopo i mesi di lockdown. Nel 2022, infine, a raccontare le radici culturali della Sardegna sono stati gli artigiani del legno e del metallo che hanno aperto le loro botteghe per far vedere come i preziosi manufatti sardi vengono realizzati. Ad Assemini, nel birrificio Ichnusa, anche le bottiglie raccontano una storia speciale di riuso, riciclo e rispetto. E lo fanno mostrando orgogliose i segni del tempo che passa. Sono le bottiglie di vetro a rendere, il formato che Ichnusa ha dedicato al consumo fuori casa e che permette il riutilizzo della stessa bottiglia fino a 100 volte. Riconoscibili dal caratteristico tappo verde e dal collarino bianco, sono immesse dal birrificio Ichnusa nell’Ho.Re.Ca. sardo, dove sono il formato di birra più amato. Un dato non da poco, considerando che in Sardegna, regione che registra il più alto consumo pro-capite di birra in Italia (quasi 60 litri contro i 36 della media nazionale), questa bevanda si beve soprattutto fuori casa.
Ogni bottiglia di "lchnusa Vuoto a Buon Rendere" che ritorna al birrificio è una bottiglia in meno da smaltire o, peggio che rischia di essere abbandonata per strada o in spiaggia. Una scelta responsabile, nel segno dell’economia circolare, che riduce sostanzialmente la quantità di vetro e le emissioni di gas a effetto serra. Per garantire un costante miglioramento delle performance ambientali, ma anche per rinnovare l’impegno concreto del birrificio per l’isola, il suo territorio, la sua occupazione tre anni fa è stato annunciato un piano di investimenti da 73 milioni di euro finalizzato all’ammodernamento e ampliamento del birrificio.