Giovedì 18 Aprile 2024

Un distretto in piedi sui tacchi a spillo

Un distretto in piedi  sui tacchi a spillo

Un distretto in piedi sui tacchi a spillo

LA STORIA di Brustia Alfameccanica comincia nel 1958 quando Osvaldo Brustia, acquisita un’esperienza di oltre sette anni come socio in altra officina meccanica, fonda la "Ditta BL" (Brustia & Lombardi) con Aldo Lombardi. Una piccola azienda che opera nel settore delle macchine per calzaturifici, sulla scia del grande successo dell’industria calzaturiera a Vigevano. L’impresa si sviluppa velocemente e produce diversi tipi di macchine per calzaturifici (battiboette, cucitrici black, montapunte), ma il prodotto di punta è la macchina inchiodatacchi e prefissatacchi anche grazie alla concomitante ideazione e comparsa a Vigevano dei primi tacchi a spillo. Alle inchiodatacchi si affiancò ben presto un altro macchinario di successo, la montaboette a chiodi, particolarmente adatta alla crescente qualità e incrementata produttività delle fabbriche di scarpe. La produzione totale dei due modelli arriva fino a 60-70 macchine al mese e già negli anni ’60-70-80 l’azienda vigevanese vende le sue macchine all’estero, dai principali Paesi europei a quella che allora si chiamava Urss, dagli Usa al Sud America fino al Sud Africa, l’Algeria e il Giappone e contemporaneamente presidia il mercato domestico nelle zone calzaturiere: oltre a Vigevano, Parabiago, Veneto, Toscana, Marche, Campania, Puglia e Sicilia.

A Osvaldo, nella Ditta diventata "Off.Mecc. Brustia" dopo l’uscita del socio Lombardi agli inizi degli Anni ’70, si affianca nella gestione amministrativa la moglie Pia Maria Bertocchi. Sempre in quegli anni dopo il boom economico, l’azienda si dota di un computer gestionale (Digital), grande come un armadio, che suscita molto clamore in città essendo uno tra i primi ad arrivare in Vigevano. Per sostenere la produzione crescente si decide di acquisire la società Alfameccanica operante prima come contoterzista per la Brustia e, successivamente, dedicata alla produzione di macchine garbasperoni complementari alla gamma della società vigevanese. Nel 2009 la ristrutturazione del comparto che per la ditta fondata da Osvaldo, e poi guidata dai figli Fulvio e Mavi ora insieme alla terza generazione (Vittoria e Nicola) è consistita nella fusione delle due società nell’attuale Brustia-Alfameccanica, riorganizzata e ridimensionata, con l’esternalizzazione di tante lavorazioni prima effettuate all’interno, ma con un marchio ancora riconosciuto nel mondo come eccellenza della tecnologia per le calzature.

A. Pe.

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