Venerdì 14 Febbraio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

TreviGroup in crescita. Protagonisti dei cantieri “impossibili“

CRESCONO I RICAVI, si riduce l’indebitamento, aumenta il portafoglio lavori. Continua a progredire nell’operazione di risanamento Trevi - Finanziaria Industriale...

TreviGroup in crescita. Protagonisti dei cantieri “impossibili“

CRESCONO I RICAVI, si riduce l’indebitamento, aumenta il portafoglio lavori. Continua a progredire nell’operazione di risanamento Trevi - Finanziaria Industriale spa. Il gruppo fondato a Cesena nel 1957 e quotato in Piazza Affari dal 1999, opera in 90 Paesi nell’ingegneria del sottosuolo realizzando fondazioni speciali per ogni genere di infrastruttura dal Passante ferroviario di Firenze al collegamento tra Venezia e il suo aeroporto fino alla stazione della Metro C di Roma a Piazza Venezia. Grazie al sostegno degli azionisti principali, Cdp Equity con il 21,2% e il fondo Usa Polaris Capital Management con il 19,9%, il Gruppo Trevi ha completato la ristrutturazione aziendale dopo alcuni anni di grande difficoltà e l’uscita di scena della famiglia Trevisani. Crisi finanziaria che non ha fatto venir meno le capacità operative dell’azienda che ha sempre mantenuto un ruolo di primo piano nel settore delle fondazioni a livello mondiale. La Divisione Trevi, infatti, realizza opere di fondazioni speciali, consolidamenti di terreni e lavori geotecnici per ogni genere di infrastruttura (metropolitane, dighe, porti e banchine, ponti e viadotti, linee ferroviarie e autostradali, edifici industriali e civili) e mette insicurezza siti inquinati mentre la divisione Soilmec che progetta, produce e commercializza macchinari, impianti e servizi per l’ingegneria del sottosuolo. Fra i tanti i progetti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del settore ricordiamo: il consolidamento della Torre di Pisa, le opere di fondazione del nuovo World Trade Center di New York, il recupero della Costa Concordia, il consolidamento della diga di Wolf Creek in Usa, il consolidamento dell’argine LPV-111 di New Orleans distrutto dall’uragano Katrina la nuova metropolitana (Cityringen) di Copenaghen, il centro direzionale Four Frankfurt di Francoforte, la nuova linea della metropolitana di Parigi e le fondazione del nuovo ponte di Chacao in Cile (che risulterà il più lungo del Sud America).

Per poi non dimenticare che nel 2016 il Gruppo ha acquisito i lavori per la messa in sicurezza della diga di Mosul in Iraq e nel 2022 i lavori per l’avveniristico progetto Neom - The Line in Arabia Saudita. "Se nel 2022 - sottolinea Giuseppe Caselli (nella foto sopra), amministratore delegato del Gruppo Trevi - avevamo intravisto i primi, concreti, spiragli di ottimismo, la fotografia del 2023 ci riporta un Gruppo in salute e in ripresa. Numeri alla mano, negli ultimi 12 mesi abbiamo consolidato il rilancio economico-finanziario unitamente al miglioramento del nostro impegno a favore di un percorso di sostenibilità. Siamo tutti orgogliosi di questi risultati che ci consentono di guardare al prossimo futuro con rinnovata fiducia e ambizione. Il Gruppo Trevi ha saputo conservare, e anzi consolidare, la propria leadership nel settore altamente tecnologico dell’ingegneria del sottosuolo e tale leadership ci viene anche riconosciuta da un mercato che è fortemente competitivo. La sinergia fra Trevi e Soilmec permette di farci trovare pronti, e con le risposte tecnologiche adeguate, rispetto alle richieste che arrivano da un mercato, quello delle costruzioni e infrastrutture, che è in forte e continua evoluzione ed espansione". Nel mese di gennaio 2023, si è conclusa positivamente la complessiva operazione di aumento del capitale sociale eseguita nel contesto della più ampia operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell’indebitamento finanziario finalizzata a riequilibrare la situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo Trevi. I ricavi totali del 2023 ammontano a 594,9 milioni di euro, rispetto ai 569,2 milioni del 2022, in aumento per 25,7 milioni (+4,5%). L’Ebitda è stato pari a 72,3 milioni (+13,2% rispetto al 2022). Seppur condizionato da perdite su cambi per 4,2 milioni (7,5 milioni nel 2022), il risultato di esercizio consolidato 2023 pari a 25,9 milioni è significativamente aumentato rispetto alla perdita registrata nel 2022 (-15,2 milioni di euro). La posizione finanziaria netta (indebitamento) del Gruppo era di 202 milioni al 31 dicembre 2023, in notevole miglioramento rispetto ai 251,2 milioni registrati al 31 dicembre 2022. Gli ordini acquisiti nell’esercizio 2023 sono pari a circa 741,2 milioni, in aumento di circa 42 milioni rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (+6 %) con un portafoglio lavori al 31 dicembre 2023 è pari a 719,8 milioni (al 31 dicembre 2022 era pari a 587,4 milioni). La divisione Trevi ha acquisito ordini nell’esercizio 2023 per circa 639,1 milioni e ha superato l’obiettivo annuale di Trevi di 500 milioni del 28%.

Fra le nuove acquisizioni più rilevanti vi è il quarto contratto (work order n°4) per le opere di fondazione del megaprogetto "Neon - The Line" in Arabia Saudita, il ripristino delle banchine portuali Berth 1 e Berth 2 del terminal BUA a Port Harcourt, in Nigeria, le opere di fondazione per la nuova stazione della Metro C in Piazza Venezia a Roma, le opere di fondazione per il nuovo terminal EBYTEM di Puerto Rosales (il più grande terminal di greggio in Argentina), le opere di fondazione per la nuova linea ferroviaria, interrata, a due binari, che collegherà l’aeroporto di Venezia al centro città, le opere di fondazione per il nuovo Passante Ferroviario dell’alta velocità di Firenze e il progetto relativo al nuovo Capital Market Autority del Kuwait. La divisione Soilmec ha acquisito ordini per 128,8 milioni. Rimarchevole per la Divisione Soilmec, l’idrofresa di ultima generazione SC-130 Tiger attualmente al lavoro al grande cantiere di Piazza Venezia a Roma per la realizzazione dei muri perimetrali della nuova archeo-stazione della Metro C.