
OMNIA Technologies, piattaforma leader nelle tecnologie per l’automazione e l’imbottigliamento per i settori beverage e farmaceutico, ha completato l’acquisizione del...
OMNIA Technologies, piattaforma leader nelle tecnologie per l’automazione e l’imbottigliamento per i settori beverage e farmaceutico, ha completato l’acquisizione del marchio e dei disegni tecnici delle macchine comprimitrici di Officine Meccaniche F.lli Ronchi. Si tratta della quarta acquisizione di Omnia Technologies nel settore Life Sciences. Fondata nel 1947 a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, Officine Ronchi si è affermata come punto di riferimento nella produzione di comprimitrici e stampi per l’industria farmaceutica e nutraceutica. L’azienda, giunta oggi alla quarta generazione, ha ceduto ad Omnia Technologies il marchio e i disegni tecnici per la produzione delle macchine comprimitrici, mentre Officine Meccaniche F.lli Ronchi manterrà l’attività di produzione stampi.
Questa operazione strategica rappresenta un ulteriore passo nell’espansione della divisione Life Sciences di Omnia Technologies e consentirà l’integrazione di competenze nell’ambito processing, permettendo al gruppo di offrire macchinari per la compressione di polveri destinati alla produzione di compresse. "L’acquisizione del marchio e dei disegni tecnici di Officine Ronchi rafforza in modo significativo il portafoglio di soluzioni tecnologiche e automatizzate di Omnia Technologies per l’industria farmaceutica e nutraceutica, migliorando la nostra offerta di servizi per i clienti a livello globale", dice Andrea Stolfa, Ceo di Omnia Technologies. L’acquisizione del marchio e dei disegni tecnici di Officine Meccaniche F.lli Ronchi è la quarta nel settore farmaceutico da parte di Omnia Technologies, che detiene anche altri marchi del settore, come Comas, Tecnotrend, Tecnomaco e Giuseppe Desirò. Inoltre, il Gruppo lavora su ricerca e sviluppo per innovare in due settori nei quali la tecnologia la fa da padrona, quello del beverage e dell’imbottigliamento. "Offriamo conoscenze e competenze avanzate, rivoluzionando i processi e stabilendo nuovi standard di eccellenza. Il nostro gruppo unisce le competenze dei migliori specialisti in tecnologie di automazione per il mondo del food, beverage e pharma", spiega il ceo.
Il Gruppo è molto attivo sul fronte della sostenibilità, inoltre è uno dei più esperti nel nuovo trend del beverage, la dealcolazione. "Quando non si parte da vini studiati appositamente per la dealcolazione, è preferibile scegliere vini equilibrati nelle diverse componenti, seppur non molto alcolici. Tuttavia, questo principio non vale per tutti i prodotti. La Glera, ad esempio, ha un’acidità naturalmente elevata e un grado alcolico basso, caratteristiche che la rendono perfetta per ottenere spumanti no-alcol di qualità, dove anche l’anidride carbonica aggiunta contribuisce a bilanciare il risultato. Al contrario, vini con bassa acidità ma un alto contenuto alcolico, come alcuni tipici del Sud, sono più difficili da dealcolare. In questi casi, infatti, sottraendo alcol diventa necessario reintegrare altri elementi per mantenere l’equilibrio del vino. Maggiore è la quantità di alcol nel vino di partenza, maggiore sarà l’energia richiesta per la dealcolazione. Nella nostra tecnologia, questo consumo energetico è legato all’evaporazione dell’alcol, che riduciamo operando sottovuoto e utilizzando fonti rinnovabili. In questo modo, il costo aggiuntivo si limita a 0,04 euro al litro, senza la necessità di aggiungere acqua esogena, un requisito indispensabile per rispettare la normativa vigente. La nostra esperienza sul Pinot Nero ha rivelato che la dealcolazione evidenzia precursori tiolici che l’alcol normalmente maschera, come dimostrato da uno studio condotto da Milena Lambri dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza", dice Massimo Pivetta, Sales Director Wine di Omnia Technologies.