
Svolta Florim: ecco la ceramica che riduce la CO2 nell’atmosfera
Da oggi fino a venerdì 29 settembre Florim, eccellenza del distretto ceramico di Sassuolo (Modena) che produce da oltre 60 anni superfici ceramiche per i settori dell’edilizia, architettura e interior design, ospita i suoi più importanti clienti internazionali nel suo headquarter di Fiorano Modenese per l’evento "The Beauty Of Regeneration", appuntamento dedicato alla presentazione di ‘CarbonZero-’: il progetto di superfici ceramiche ‘Climate positive’, in grado, cioè, di ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera. ‘CarbonZero-’ è la conferma della grande attenzione riservata da Florim all’ambiente e al benessere delle persone: una sensibilità che trova riscontro negli importanti investimenti descritti, anno dopo anno, nel bilancio di sostenibilità, redatto e pubblicato dall’azienda emiliana a partire dal 2008.
Fedele portavoce di un approccio produttivo sostenibile e virtuoso, il bilancio di sostenibilità, giunto nel 2022 alla sua quindicesima edizione (https://www.florim.com/it/azienda/sostenibilita/) riporta nel dettaglio gli sforzi compiuti dal gruppo per ridurre l’impatto generato dalla propria attività. In particolare, negli ultimi 11 anni sono stati investiti 58 milioni di euro in interventi di sostenibilità ambientale, di cui circa 8 nel corso del 2022. A proposito di sostenibilità ambientale, oltre alle 129.388 tonnellate di Co2 non emessa dal 2012 (di cui 18.346 nel 2022), è stato avviato un programma di decarbonizzazione che prevede di misurare l’impatto delle attività aziendali, con l’obiettivo di ridurre progressivamente le emissioni inquinanti.
Quest’anno l’azienda ha messo a punto, inoltre, un progetto pilota di e-mobility per il trasporto delle lastre tra gli stabilimenti di Mordano e Fiorano. Grazie all’uso di camion elettrici, si stima che a regime saranno risparmiate circa 560 tonnellate all’anno di CO2. Infine, l’installazione di un impianto fotovoltaico a Mordano porta l’azienda a un assetto impiantistico dotato di 12,3 MWp di potenza, derivata da 64.000 metri quadri di pannelli installati. Florim ha inserito addirittura nel proprio statuto l’impegno a perseguire l’obiettivo delle zero emissioni nette.
Fino a quando l’innovazione tecnologica non ne permetterà l’azzeramento, l’azienda di Fiorano Modenese ha deciso di compensare volontariamente le emissioni di CO2 di tutte le nuove collezioni. In linea con questa strategia, orientata verso un business che rispetti l’equilibrio del pianeta, Florim presenta ‘CarbonZero-‘, le superfici ‘climate positive’ che neutralizzano le emissioni di CO2 generate dalla loro produzione e dal loro ciclo di vita, superando il concetto di ‘impatto zero’. "Abbiamo calcolato l’impatto ambientale delle nostre superfici lungo l’intero ciclo di vita del prodotto – fanno sapere dall’azienda, munita della certificazione di sostenibilità ‘B Corp’ dal 2020 e guidata dal presidente Claudio Lucchese (foto) – perché intendiamo ridurre tutte le emissioni di CO2, anche quelle che si verificano al di fuori dei cancelli dell’azienda.
Per contenere le emissioni della nostra attività, abbiamo ridotto l’uso di risorse naturali e investito con l’obiettivo di rendere il processo produttivo più sostenibile. Le superfici Florim sono pluricertificate perché sono messe a punto con metodi virtuosi, in grado di riutilizzare il 100% delle acque reflue, riciclare il 100% degli scarti crudi di produzione e autoprodurre fino al 100% dell’energia elettrica. Quando il sole non basta, acquistiamo energia proveniente solo da fonti rinnovabili certificate. Ogni tonnellata di CO2 emessa dalle superfici ‘CarbonZero-‘ viene compensata grazie all’energia pulita generata dai progetti certificati che Florim supporta in Paesi in via di sviluppo. Ciò avviene, in particolare, mediante l’acquisizione dei cosiddetti ‘crediti di carbonio’".
Un credito di carbonio – in inglese, carbon credit - è un certificato negoziabile, una sorta di ‘titolo’ equivalente a una tonnellata di anidride carbonica non emessa, o assorbita grazie a un progetto di salvaguardia ambientale. Ogni progetto è studiato e realizzato per ridurre o riassorbire le emissioni globali di CO2 e altri gas serra con effetti climalteranti. Il credito di carbonio viene, dunque, ‘scambiato’ per compensare l’emissione di una tonnellata di anidride carbonica equivalente attraverso la realizzazione di un progetto di sviluppo, con rigorosa certificazione da parte di un ente controllore terzo.
Acquistare crediti di carbonio consente, alle imprese che emettono gas serra, di contribuire economicamente allo sviluppo di uno o più progetti di tutela ambientale. Il gruppo Florim ha deciso però di andare oltre, compensando il 10% in più dell’anidride carbonica emessa durante l’intero ciclo di vita del prodotto. "Desideriamo migliorare la vita delle persone migliorando gli ambienti in cui esse vivono", è il claim dell’azienda: da quest’anno, quindi, tutte le nuove collezioni Florim saranno parte del progetto ‘CarbonZero-‘ e aggiungeranno, alla cura del design e alla consueta attenzione ai dettagli, l’impatto positivo assicurato dal risparmio di emissioni di CO2.